Le opposizioni: bilancio fallimentare per sindaco e giunta

Tasse, rifiuti, viabilità, turismo, urbanistica e opere pubbliche «L’amministrazione comunale getta solo fumo negli occhi»

VASTO. «Le ipotesi di grandi investimenti per il 2014 servono solo a porre in secondo piano i fallimenti dell’anno che si è chiuso: l’amministrazione comunale getta fumo negli occhi, fa come il giocatore di poker che bluffa e rilancia non avendo nulla in mano». Massimo Desiati (lista Progetto per Vasto) attacca a testa bassa il sindaco Luciano Lapenna che nei giorni scorsi ha tracciato il bilancio del 2013. «Lapenna mostra un coraggio oltre ogni umana temerarietà quando afferma che il quadro generale della città è migliorato rispetto al 2012», sostiene Desiati, «non è neanche il caso di cimentarsi in disquisizioni sui singoli aspetti evidenziati dal sindaco per quanto inverosimili sono state le sue parole a sostegno di fantomatici risultati raggiunti».

Non sono stati meno teneri Davide D’Alessandro, Etelwardo Sigismondi, Nicola Del Prete e Manuele Marcovecchio che ieri in conferenza stampa hanno dato vita a un controbilancio. «Lapenna ha tassato nel 2013 e tasserà nel 2014, ma invece di pretendere da alcuni imprenditori il versamento dovuto di centinaia di migliaia di euro nelle casse del Comune, dice che non bisogna accanirsi contro di loro», attacca D’Alessandro (indipendente), «sbandiera il 50% di raccolta differenziata, ma nulla dice e nulla fa per affrontare e risolvere una volta per tutte il problema di Pulchra e Civeta: un quarto del bilancio, 8 milioni, li spendiamo per i rifiuti. Nessuna famiglia reggerebbe se ogni mese dovesse versare un quarto dello stipendio. Non ho mai chiesto né chiedo le dimissioni del primo cittadino. Al suo posto, però, dopo risultati così scadenti, così al di sotto delle attese, le avrei date da tempo».

Parla di economia ferma Del Prete. «Non c’è nulla che nel 2013 il sindaco possa dire di aver realizzato», incalza il consigliere indipendente, «abbiamo rotatorie provvisorie da quattro anni. Sul turismo abbiamo fatto come il gambero, siamo tornati indietro. L’urbanistica è all’anno zero: in otto anni l’amministrazione ha promesso mari e monti. E invece ha prodotto solamente una variante che ha bloccato l’edilizia ma soprattutto le piccole attività. Il piano di recupero del centro storico non ha prodotto niente, perché è inattuabile».

«Il Comune non è riuscito nemmeno a recepire la legge regionale sull’edilizia», gli fa eco Sigismondi di Fratelli d’Italia, «hanno deciso di svendere il circolo pensionati e la scuola civica musicale. L’amministrazione dice di non avere soldi, ma continua a far bandi per le assunzioni. Il centrosinistra ha combinato solo pasticci. Come opposizione, siamo stati chiamati a un duro lavoro: molte volte abbiamo dovuto fare i notai dell’ente, andando a fare le pulci ad atti illegittimi». Marcovecchio (centrodestra) riserva qualche bordata al presidente del consiglio comunale. «Forte farebbe bene a far sapere se gli impegni presi dall’assemblea civica sono stati rispettati. Mi riferisco alle interpellanze, agli ordini del giorno e alle mozioni presentate dalla minoranza, su tanti e svariati temi».

Anna Bontempo

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