violazione della legge 104

«Legittimo il licenziamento Sevel»

Il giudice: operaio non accudiva il figlio disabile, era con la moglie

LANCIANO. È stato giudicato legittimo dal tribunale del lavoro di Lanciano il licenziamento da parte della Sevel di un operaio accusato di uso improprio dei permessi retribuiti previsti dalla legge 104 per assistere il figlio disabile al 100%. Nell’ordinanza del 17 marzo, il giudice ha sancito, sulla base dei fatti accertati, che il lavoratore ha «fruito dei permessi della legge 104 per finalità totalmente diverse da quelle di assistenza al familiare disabile, fatto questo che, concretando un abuso del diritto con risvolti di rilevanza anche penale, costituisce senza dubbio un inadempimento di gravità tale da giustificare il licenziamento».

Il dipendente era stato sospeso e poi licenziato nel febbraio 2013. L’uomo era stato pedinato e fotografato da investigatori privati ingaggiati dall’azienda ed è stato sorpreso in altre attività invece che ad accudire il figlio disabile. Per tre giorni di permesso retribuito, concessi dalla normativa che regola la legge 104, il dipendente avrebbe usato le ore di permesso per svolgere attività che non avevano nulla a che fare con l’assistenza del figlio che di mattina veniva accompagnato, secondo il resoconto dell’azienda, in un istituto per disabili. Tra le varie attività svolte c’era anche quella di aiutare la moglie nella gestione di un circolo ricreativo.

Finora sono una ventina (di cui dieci al vaglio della magistratura) i licenziamento in Sevel per abuso di permessi retribuiti. La fabbrica del Ducato, ha più volte denunciato l’anomalia di un alto tasso di assenteismo, in particolare per malattia, in media del 5% con punte dell’8%. (d.d.l.)

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