IL CASO

Lettera dell’Inps poco chiara allarma un pensionato

CHIETI. Raccomandata dell’Inps di Chieti segnala un debito di 1.260 euro a una donna di 82 anni, che ogni mese percepisce 784 euro di pensione. In realtà la cifra, fra debito e conguaglio a credito,...

CHIETI. Raccomandata dell’Inps di Chieti segnala un debito di 1.260 euro a una donna di 82 anni, che ogni mese percepisce 784 euro di pensione. In realtà la cifra, fra debito e conguaglio a credito, è di circa 62 euro, ma la postilla è scritta a mano nell’ultimo foglio della raccomandata. Così il marito della pensionata, ex artigiano 83enne con un reddito minimo, si allarma al punto da sentirsi male. Un buco della burocrazia segnalato da Giustino Zulli. Secondo la raccomandata spedita lo scorso 27 marzo la signora aveva un debito verso l’Inps derivante dal ricalcolo della pensione per il periodo compresi fra il 1°gennaio 2010 e il 30 aprile 2013. «La raccomandata», osserva Zulli, «è costata 5,10 euro. I fogli di carta e la busta hanno un costo, oltre allo spreco ecologico. Così come l’impiegato che ha dovuto fare i conti, chi ha dovuto curare la spedizione e il portalettere. Non si poteva provvedere direttamente, senza rischio di infarto per un anziano coniuge? (f.r.)

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