Liti tra assessori Valente: divergenze da appianare

Maggioranza riunita dopo le polemiche sulle competenze Il vicesindaco: incontro interlocutorio, Pupillo faccia sintesi

LANCIANO. La resa dei conti nella maggioranza non c’è stata. Il clima, anzi, era disteso e allegro nella consueta riunione del mercoledì tra segretari di partito e capigruppo, sul cui tavolo arrivavano le richieste protocollate in Comune di “Progetto Lanciano” di ridefinire le competenze tra i settori urbanistica e lavori pubblici e dare risposte concrete ai cittadini su alcune questioni. Anche il Pd ha presentato le sue istanze, formalizzate in un documento rimasto però interno alla maggioranza: screening sull’attività degli assessorati, riorganizzazione dei lavori di giunta, stop ai distinguo sulla stampa da parte di chi ricopre incarichi di giunta e alle fughe in avanti su argomenti di interesse generale allo scopo di ottenere visibilità politica. Su tutto questo il sindaco Mario Pupillo dovrà fare sintesi.

«I chiarimenti sono sempre produttivi», dice il primo cittadino, «l’urbanistica è stata sotto accusa ma le cose di cui si occupa sono tante: la variante al piano regolatore, le 6 mila pratiche dei condoni edilizi chiuse e dalle quali recupereremo circa 100 mila euro, l’Ici sui terreni edificabili che sarà rimodulata. Credo che Progetto Lanciano ne abbia preso atto. Il documento protocollato? Si poteva evitare, ma va bene così. Non è semplice mandare avanti la macchina amministrativa, ma gli assessorati lavorano, tutti. Martedì in giunta arriverà anche il piano traffico».

«È stata avviata una discussione proficua per appianare le divergenze», commenta il vicesindaco Pino Valente, presente con il segretario di Progetto Lanciano, Marcello Rovetto, «un incontro interlocutorio che fa ben sperare. Le istanze di Pl sono state portate all’attenzione della maggioranza, al sindaco il compito di fare sintesi».

«Il chiarimento è in fase avanzata», azzarda il segretario cittadino del Pd, Leo Marongiu, «per natura, siamo diversi da Pl e questo genera, a volte, incomprensioni sul merito e sul metodo. La dialettica c’è, anche aspra, ma anche l’intendimento ad andare avanti e superare le frizioni. Basta osservare i lavori consiliari: c’è sempre unità».

Stefania Sorge

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