Maltratta gli alunni che viaggiano sul bus Autista di Santa Maria Imbaro a processo

Ingiurie agli scolari trasportati per conto del Comune Le accuse: ragazzina presa a schiaffi, telefonino sequestrato e frasi offensive

SANTA MARIA IMBARO. Da settembre a marzo 2011 avrebbe maltrattato, ingiuriato e aggredito i ragazzi, tutti minorenni, che trasportava ogni giorno sullo scuolabus che guidava per il Comune di Santa Maria Imbaro: ed è con queste accuse che è stata rinviata a giudizio Paola Parente, 52 anni, di Sessa Aurunca (Caserta). Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Lanciano, Flavia Grilli, ha accolto così la richiesta del processo per l’autista avanzata dal pubblico ministero Ruggiero Dicuonzo fissando l’udienza al prossimo 3 dicembre.

Secondo l’accusa l’autista in gonnella che prestava servizio per municipio frentano, paese dove risiede, avrebbe assunto, nei confronti dei ragazzi, quasi tutti minorenni, che accompagnava a scuola, atteggiamenti ingiuriosi e aggressivi, li avrebbe derisi con apprezzamenti sul loro aspetto, avrebbe rivolto loro frasi volgari, e in un paio di casi avrebbe anche schiaffeggiato e strattonato due adolescenti. Insomma, avrebbe “movimentato” e reso particolarmente difficili i viaggi dei ragazzi di andata e ritorno dalla scuola.

Sempre secondo l’accusa la donna «avrebbe sottratto il cellulare a un ragazzo di 15 anni, reo di averlo collegato a una cassa facendo troppo rumore. La musica la infastidiva. Poi però glielo avrebbe riconsegnato alcuni giorni dopo».

Allo stesso ragazzo avrebbe lanciato lo zaino lungo il corridoio del pulmino. Non solo: sempre in base alle accuse, avrebbe schiaffeggiato un 14enne; a una ragazza avrebbe lanciato dei fogli in faccia e una volta, tramite Facebook, si sarebbe inserita in una conversazione con una tredicenne e l’avrebbe ingiuriata. E che dire della ragazza invitata a scendere dal pulmino con la frase: «La principessa sul pisello può scendere»? E l’elenco delle espressioni colorite si chiude con il foglio che avrebbe esposto sul cruscotto del bus con la scritta “fanculizzati tu”. (t.d.r.)

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