Mancati introiti per l’Imu, buco da 2,5 milioni

L’assessore Di Campli: possibili solo spese indifferibili, urgenti e da contratto Bomba (Udc): ci sono debiti fuori bilancio. Bozza (Cbs): investimenti bloccati

LANCIANO. La soppressione dell’Imu sulla prima casa per ora è un buco di 2,5 milioni di euro nel bilancio di previsione del Comune, che fatica a vedere la luce. Dal governo è arrivata l’ennesima proroga del termine per approvare il documento di programmazione: gli enti locali hanno tempo fino al 30 novembre, dopo il quale non saranno possibili altre variazioni di bilancio. Anche l’approvazione del regolamento e delle tariffe della Tares, la tassa dei rifiuti, è stata spostata a quella data, mentre resta in sospeso l’eliminazione della rata Imu di dicembre. Dovrebbe essere il governo a ripianare i mancati introiti dall’imposta sulla casa.

«A oggi non abbiamo dati e comunicazioni certi, neanche sulla prima rata», dice l’assessore alle finanze, Valentino Di Campli, «siamo in esercizio provvisorio, neanche per dodicesimi (ovvero senza spendere più di quanto fatto lo scorso anno, ndc) ma vengono fatte solo le spese indifferibili, urgenti e contrattualizzate. Questo perché già da aprile abbiamo cercato di gestire il più possibile e non subire la situazione nazionale».

Alla scadenza del termine di legge mancano più di due mesi, ma l’opposizione non ci sta. «Questa è l’amministrazione che doveva approvare il bilancio di previsione a dicembre dell’anno prima, in discontinuità con la precedente», afferma il capogruppo consiliare dell’Udc, Paolo Bomba, «invece mancano tre mesi alla fine dell’anno. Non ci venissero a dire che la responsabilità è del governo: il bilancio si approva e poi si fanno le variazioni. Così, invece, l’amministrazione va col freno tirato. Non è che il vero motivo del ritardo sono i debiti fuori bilancio?».

«Non è stata mai convocata neanche la commissione, se non fosse intervenuta la proroga, la maggioranza sarebbe finita fuori termine», rincara Ermando Bozza (lista Con Bozza sindaco), «in questo modo gli investimenti non si fanno e si rischia di perdere finanziamenti importanti, come per la rotatoria alla Variante e per la messa in sicurezza delle scuole. Al contrario di quello che dice il sindaco, questo non sarà l’anno delle opere pubbliche».

«La prima versione del bilancio di previsione 2013 risale al dicembre 2012», replica l’assessore Di Campli, «ma nei mesi è stata modificata poiché c’è tutta una serie di variabili importanti non definite, che riguardano entrate erariali e Patto di stabilità. Le proroghe del governo certificano l’impossibilità di programmare per i Comuni. Nonostante la nostra buona volontà, la situazione governativa ci mette in difficoltà nel chiudere i conti. Se avessimo avuto progetti di immediata fattibilità avremmo approvato il bilancio mesi prima, ma in Comune non abbiamo trovato un’opera cantierabile: nel 2014 le cose saranno diverse».

Stefania Sorge

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