Marcello: subito il piano del centro storico

Il capogruppo di Giustizia sociale: siamo d’accordo col segretario Pd, così rilanciamo l’edilizia

VASTO. «Siamo d’accordo con Antonio Del Casale: occorre provvedere in tempi rapidi all’adozione del piano di recupero del centro storico». Dopo l’intervento del segretario del Pd, che ha lanciato un ultimatum all’amministrazione comunale dando un mese di tempo per sbloccare il provvedimento, è Giustizia sociale a prendere posizione.

«Da tempo ci siamo mossi nella medesima direzione», ricorda Luigi Marcello, capogruppo consiliare della lista civica, «evidenziando in alcune riunioni di maggioranza il grave ritardo che si andava accumulando nell’iter di approvazione del piano: una situazione che andava rimossa e portata a termine con urgenza se non si voleva incorrere in una scadenza dei termini che determinerebbe una riadozione del piano e la riattivazione delle procedure ex novo, con ulteriori costi per le casse comunali e danno per i cittadini che da diversi anni attendono di poter procedere ai lavori di ristrutturazione delle proprie abitazioni. In un momento di grave crisi in particolare nel settore dell’edilizia, è inammissibile non poter permettere l’apertura di cantieri nel centro storico della città per la mancata approvazione del piano che blocca l’iniziativa di alcuni privati pronti ad iniziare i lavori».

E mentre Giustizia sociale torna a sollecitare la maggioranza, le opposizioni prendono la palla al balzo per rimarcare quello che si sta verificando nel Partito democratico dove il segretario ha cominciato a puntare i piedi e a dettare l’agenda all’amministrazione comunale. «Questa volta i cattivoni di turno non sono le minoranze, sempre critiche verso l’operato del sindaco Luciano Lapenna e compagni, ma il segretario del Pd», chiosa Davide D’Alessandro (indipendente), «con un obiettivo ben preciso: indicare al primo cittadino la linea da seguire, le cose da fare in tempi brevi e certi. Un partito che si rispetti, soprattutto se di maggioranza relativa, detta la linea. Chi ci sta ci sta. Un partito che si rispetti non si allinea supinamente ai voleri del sindaco, abituato, qui come altrove, a far coincidere il partito, considerato una sua costoletta, con l’amministrazione in carica. La domanda è anche un’altra», prosegue D’Alessandro, «Del Casale e amici stanno facendo sul serio, oppure alzare la voce è l’ennesima occasione per piccoli regolamenti interni? Per ora le parole del segretario sono una clamorosa risposta ai tanti successi sbandierati da Lapenna durante la comica conferenza stampa di fine anno». (a.b.)

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