Matrimonio salvo col generatore di corrente

Roccaspinalveti, chiesa al buio forse per le bollette non pagate: cerimonia con il gruppo elettrogeno

ROCCASPINALVETI. Il giorno del matrimonio è indimenticabile per tutte le coppie. Lo sarà a maggior ragione per Davide e Anna Rita. Il sì dei due sposi ha rischiato di saltare poche ore prima della cerimonia e non certo per un ripensamento di uno dei fidanzati. Il matrimonio ha rischiato di non poter essere celebrato per mancanza di energia elettrica nella parrocchia, la storica chiesa di San Michele. Non si è trattato di un corto circuito nè di un improvviso black out. L’erogazione di energia elettrica è stata sospesa dal gestore. Al momento non si conoscono i motivi. Non è escluso che per un difetto di comunicazione non siano state pagate tutte le bollette.

«Non so cosa dire. Ho saputo solo oggi (ieri per chi legge, ndc) dell’imprevisto. Nessuno ha comunicato niente al Comune», dice il sindaco Franco Paglione, rieletto il 25 maggio scorso per la seconda volta. «Cercherò di informarmi per verificare se si è trattato di un problema tecnico o meno. Se l’amministrazione comunale può essere di aiuto alla parrocchia non mancherà di intervenire», dice Paglione.

Meno male che i promessi sposi e i parenti si sono accorti del problema venerdì pomeriggio. Quando hanno raggiunto la chiesa per prendere gli ultimi accordi sugli addobbi floreali e la cerimonia, sono stati informati dal parroco, don Gianni, che la chiesa era al buio da qualche ora. Superato un primo comprensibile momento di smarrimento, il padre dello sposo si è subito attivato per risolvere il problema. «A Roccaspinalveti ci conosciamo tutti e ci vogliamo tutti bene», dice un residente. Il paese si è quindi rimboccato le maniche e in poche ore è riuscito a trovare una impresa edile disposta a mettere a disposizione un generatore di corrente. Così è stato. Il generatore è stato attivato e ha riacceso le luci della chiesa e il sorriso degli sposi che ieri mattina sono convolati a giuste nozze. «Fino al termine della cerimonia siamo stati con il fiato sospeso», racconta un parente dello sposo.

Nella chiesa di San Michele è tornata la luce, ma l’umore dei paesani è piuttosto rabbuiato. (p.c.)

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