Maxi multa per i locali sporchi e insicuri 

Controlli dei carabinieri in una struttura della città: assistenza adeguata solo a cinque ospiti su 13. Sanzioni per 12mila euro

VASTO. Anziani bisognosi di cure senza assistenza adeguata. Lavoratori non registrati e problemi di igiene. Diverse le irregolarità riscontrate dai carabinieri di Vasto in una struttura ricettiva per anziani. Irregolarità costate care alla responsabile della struttura, B.V., 64 anni. La donna dovrà pagare un’ammenda di 12mila euro. Il sindaco Francesco Menna ha inoltre firmato un’ordinanza che prevede il trasferimento degli anziani in altre strutture idonee alla loro situazione fisica e mentale o al San Pio per le cure del caso.
L’operazione è avvenuta al termine di controlli che i militari della Compagnia di Vasto, hanno avviato da qualche giorno insieme al personale specializzato del Nucleo ispettorato del lavoro di Chieti e della Asl e in collaborazione con il sindaco Menna. Al Comune sono arrivate segnalazioni di criticità. I carabinieri e la Asl hanno deciso di verificare. È partito un approfondito controllo nella struttura assistenziale segnalata. L’esito dell’accertamento ha confermato le criticità.
«I militari», fa sapere il comandante della Compagnia di Vasto dei carabinieri, Luca D’Ambrosio, «hanno riscontrato una lunga serie di irregolarità. Nello specifico: violazione delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, violazione dei requisiti d’igiene nei locali deputati alla preparazione e alla somministrazione dei pasti, nonché la presenza di una lavoratrice non registrata presso il Centro per l’impiego».
Per B.V., 64 anni, responsabile dell’attività, sono scattate diverse sanzioni per un totale di 12.000 euro. «Inoltre», rimarca D'Ambrosio, «in base a quanto accertato dall’Unità di valutazione medica della Asl, solo 5 ospiti su 13 ricevevano le adeguate cure di assistenza che rientravano nel pacchetto di cure che può offrire quella struttura definita “struttura comunitaria” e per la quale la responsabile aveva ricevuto l’autorizzazione. Le altre 8 avevano bisogno di ben altra assistenza. Per queste ultime il Comune ha disposto la dimissione, in modo da consentire, dopo nuovi accertamenti medici, il loro ricovero in attività idonee, che abbiano la qualifica non inferiore a quella di “struttura protetta”. «La salute e la cura degli anziani sta a cuore al Comune», ha ribadito Menna. «Un anziano deve essere assistito in base alle proprie necessità e con le cure che richiedono il suo caso».
L’avvocato Marisa Berarducci, legale di B.V., annuncia però l’impugnazione dell’ordinanza e un ricorso al Tar. «La mia cliente», dice la Berarducci, «ha sia le autorizzazioni per ospitare anziani autosufficienti che parzialmente autosufficienti». (p.c.)
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