Mercato coperto, c’è il piano di recupero

Il consigliere Tommaso Cieri: il Comune non spenda fondi ma rispolveri il progetto chiuso nei cassetti

ORTONA. Sulla questione mercato coperto c’è un progetto di recupero della struttura chiuso nel cassetto che potrebbe essere ripreso dall’amministrazione comunale, al fine di risparmiare soldi pubblici in nuove progettazioni, a vantaggio, soprattutto, della collettività locale. A ricordare ciò, è il consigliere comunale di minoranza, Tommaso Cieri che entra nel dibattito-scontro tra Sel e Pd sul mercato coperto e specificamente sullo spostamento del mercato ortofrutticolo in un nuovo edificio da costruire al Ciavocco. Iniziativa promossa dall’amministrazione del sindaco Vincenzo D’Ottavio al quale non sembrano entusiasti gli operatori della struttura e completamente sfavorevoli i rappresentanti del partito di Vendola a Ortona che, invece, voglio che la tradizionale vendita dei prodotti della terra e, in parte, anche del mare rimanga dov’è.

«È il caso», spiega il consigliere Cieri, «che entrambi i contendenti: l’amministrazione D'Ottavio e Sel, prima di buttarsi in proposte, più o meno impegnative, guardino bene tra le carte del Comune e lì troveranno che solo qualche anno fa è stato esperito un “Concorso di idee” per la riqualificazione e il recupero del comparto urbano mercato coperto-comparto municipio, quale programma di recupero urbano, concorso a cui hanno partecipato, oltre a noti e validi professionisti locali, i migliori studi di progettazione presenti sul territorio nazionale. Il progetto primo classificato», continua Cieri, «prevedeva la demolizione e successiva ricostruzione di tutto il comparto mercato coperto, veniva così realizzato uno stabile di circa sei piani, con realizzazione di un piano seminterrato, il mercato rimaneva nelle dimensioni attuali, ma con strutture e servizi adeguati nel livello dove attualmente si trova, al piano sopraelevato andavano collocate diverse attività commerciali, tali da determinare la rivitalizzazione dell’area attraverso soluzioni capaci di conciliare le esigenze della collettività con appropriate scelte economiche finanziarie, tali da creare un nuovo cuore vitale di attrazione, per tutte le fasce di età ed in stretta relazione al suo contesto urbano, addirittura al sesto piano era stato progettato un albergo».

Il progetto, a costo zero, potrebbe essere preso come fonte di idee e potrebbe far fare quel passo in più: trovare i fondi per realizzare l’opera. (l.s.)

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