CHIETI

"Mi hanno rubato gli strumenti", poi picchia i carabinieri: musicista arrestato al Marrucino

 E' andato in escandescenza tra l'altro senza motivo: ora è ai domiciliari. Il giudice ha convalidato l'arresto e lo ha rimesso in libertà

CHIETI. Il sabato sera del percussionista teatino, 52 anni, apparso ai testimoni in evidente stato di alterazione, è terminato con le manette strette ai polsi: i militari della sezione Radiomobile della compagnia di Chieti lo hanno arrestato al teatro Marrucino con le accuse di resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale. Secondo una prima ricostruzione, il musicista è andato in escandescenza dopo che non trovava più i suoi strumenti musicali e credendo che gli fossero stati rubati. Ha perso il lume della ragione e all'arrivo dei carabinieri non si è saputo controllare.

Oggi il caso arriva in un’aula del palazzo di giustizia e l’indagato ha l’opportunità di fornire la sua versione dei fatti nel corso dell’interrogatorio.

Nella notte  è stato dimesso dall’ospedale e, su disposizione del pm di turno, il sostituto procuratore Giancarlo Ciani, finisce ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto che viene fissata stamattina dal giudice.

Il giudice ha convalidato l'arresto e ordinato che il musicista vengacomunque rimesso in libertà.

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