Mille coristi, Zulli e il Puccini sugli allori

La città invasa dagli artisti di mezza Europa. E sul palco del teatro i russi e gli ucraini cantano insieme

CHIETI. Il Marrucino gremito da quasi mille coristi mercoledì sera per la serata di premiazione della ventiduesima edizione del festival internazionale Chorus Inside Summer. Cori, ensemble, vocalist e musicisti provenienti, oltre che dall’Italia, dalla Russia, dall’Ucraina, dall’Armenia, dalla Francia e dalla Cina hanno invaso la città. Il concerto d’inizio è stato quello di domenica scorsa nella cattedrale di Lanciano. Lunedì c’è stata l’esibizione nella chiesa del Sacro Cuore di Chieti; martedì quella al Museo Michetti di Francavilla; mercoledì la serata di premiazione al Marrucino, che purtroppo ha visto centinaia di persone costrette a rimanere fuori teatro a causa dei limiti di capienza e, infine, ieri la serata di chiusura sul prestigiosissimo palcoscenico del Pantheon di Roma.

Prima del concerto al Marrucino c’è stato un altro momento molto significativo: la sfilata in abito tradizionale all’interno del centro storico teatino. «E’ la musica che unisce i popoli», ha detto Davide Recchia, organizzatore dell’evento e presidente dell’associazione Chorus Inside, «anche quelli in conflitto come i russi e gli ucraini. Il nostro festival, da questo punto di vista, vuole essere anche un messaggio di pace lanciato al mondo intero». La serata di premiazione, presentata dalla teatina Ambra Porreca insieme a Karoline Vycaite, ha visto primeggiare per quanto riguarda la sezione dedicata ai cori la formazione ucraina “Scuola statale numero 6”, a cui è stato assegnato il Grand Prix. Per quanto riguarda i premi di categoria, per la musica tradizionale la giuria ha premiato il coro di Roccavivi in provincia dell’Aquila, Folk Rio. Per la musica gospel l’ha spuntata, invece, il coro teatino Teate Gospel Boices, diretto dal maestro Vincenzo De Ritis. Altra affermazione teatina nella categoria della musica lirica che ha visto primeggiare il corso Giacomo Puccini, diretto dal maestro Loris Medoro. Un duo teatino si è affermato ancora nella categoria dei musicisti con il primo posto per I Gigli d’Abruzzo, composto da Matteo Di Marco alla zampogna e Ciriaco Panaccio alla ciaramella. Nella categoria dei vocalist, che ha visto partecipare 54 concorrenti, il Grand Prix è stato assegnato al baritono francese Adam Barro. Nelle altre categorie si sono affermati Anna Rosa Solinas di Casacanditella, per quanto riguarda la musica leggera, e il casalese Valerio Vespucci, per quanto riguarda la categoria dei cantautori. La giuria ha poi assegnato un premio speciale che vuole premiare e supportare il talento emergente che è andato a un giovanissimo teatino di talento, il sedicenne Alessandro Zulli. La giuria era composta da Pasquale Veleno, docente di direzione di canto corale al conservatorio di Pescara e direttore della Sinfonica Abruzzese, dal soprano russo Polina Balva e dal tenore armeno Saribek Sargsyan.