Monsignor Forte e la via ortodossa per divorziati e separati

L’arcivescovo di Chieti interviene nel dibattito sull’eucarestia aperto durante il Sinodo starordinario sulla famiglia

CHIETI. Monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti e segretario speciale per il Sinodo sulla famiglia, interviene nel dibattito sulla comunione dei risposati e dei divorziati, uno dei punti nodali su cui verte il Sinodo straordinario sulla famiglia.

In un’intervista a Repubblica, alla domanda sulla sua posizione sull’eucarestia, specifica: “Mi sembra che l’atteggiamento fondamentale debba essere di far sentire queste persone, come battezzate e credenti, pienamente parte della Chiesa. Sono favorevole alla ricerca di soluzioni non astratte - aggiunge monsignor Bruno Forte - ma caso per caso, di accoglienza, e in alcuni casi penso vada valutata la possibilità di ammissione all’eucarestia a condizioni precise”.

“Attraverso il coseddetto principio della condiscendenza - dice ancora l’arcivescovo di Chieti a Repubblica - cioè della misericordia pastorale, gli ortodossi quando si trovano di fronte alla condizione di nuove nozze ammettono le persone ai sacramenti dopo un percorso di purificazione. Ma questo era previsto anche nella Chiesa antica, per il matrimonio dei vedovi. E l’ipotesi di un itinerario penitenziale, che riconosce comunque le prime nozze come le sole sacramentali, è quello che fa la Chiesa ortodossa nei confronti dei risposati. Può essere una via su cui riflettere e da cui ricevere spunti e luci”. Alla domanda del giornalista: “I fedeli chiedono se davvero cambierà qualcosa”, Monsignor Bruno Forte risponde così: “Vorrei chiedere io ai fedeli di dare fiducia a questo processo collegiale, che coinvolga non solo i vescovi, ma tutti nella Chiesa”.

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