Morte le palme nuove Sostituivano quelle del punteruolo 

Vasto. Già secchi gli alberi piantati tre anni fa alla Marina L’esperto Cinquina: forse non c’è stato l’attecchimento

VASTO. Sono state messe a dimora tre anni fa, al posto delle palme attaccate dal punteruolo rosso, ma alcune si sono già disseccate. Non si sa se attaccate da qualche parassita o per qualche altra ragione come il mancato attecchimento. Sta di fatto che un paio di “Washingtonia”presenti lungo viale Dalmazia, a Vasto Marina, si sono piegate su se stesse all’altezza di metà fusto come se fossero “collassate”, mentre sono circa una decina quelle ormai completamente secche. Si tratta di una specie di palme caratterizzata da un tronco più sottile e dalla chioma più piccola rispetto alle palme delle Canarie presenti lungo la riviera prima che venissero decimate dal vorace coleottero originario dell’Asia sud orientale che tra il 2010 e il 2012 ha messo ko ben 120 piante, costringendo il Comune a metterne a dimora di nuove. Una scelta conservativa che forse si è rivelata incauta.
Gli esperti invitano l’amministrazione a intervenire con una indagine approfondita per cercare di capire cosa sta succedendo lungo la riviera vastese. «Il problema delle palme della nuova specie ripiegate su se stesse è verosimilmente dovuto ad un mancato attecchimento», spiega il botanico Luigi Cinquina, «ma questa sintomatologia è stata descritta da alcuni miei colleghi del servizio fitosanitario del Molise in un recente incontro di aggiornamento, e in quella occasione dissero che il punteruolo rosso non colpisce solo la palma delle Canarie, ma anche la Washingtonia, con una dinamica diversa perché ha tessuti meno appetibili. È molto probabile che queste palme siano semplicemente disseccate per mancato attecchimento», continua l’esperto, «ma solo una sezione dei tessuti con una indagine più approfondita potrebbe escludere che il collassamento sia dovuto a un attacco parassitario. Non era il caso comunque di sostituire palme attaccate da un insetto parassita che ha distrutto ben oltre 100 soggetti solo da noi a Vasto con piante molto affini, per le quali studi di settore hanno segnalato medesimi attacchi e medesimi esiti letali».
Che cosa consiglia di fare? «Nel dubbio sarebbe meglio eliminare le piante morte che potrebbero essere, nel caso in cui fosse presente il parassita, un focolaio di infezione per le altre palme», risponde Cinquina, «non è il caso di fare allarmismo, ma prevenire è meglio che curare, anche se sistemare per tutta Vasto un tipo di palma affine alla specie distrutta dal punteruolo rosso non è stata assolutamente una scelta oculata», conclude il botanico.
Le palme del genere “Washingtonia” sono state messe a dimora lungo la riviera durante la stagione estiva 2015 dopo il taglio degli alberi infestati dall’insetto killer.
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