Morto senza soccorsi «Si è trascinato per metri»

Villalfonsina, paese sotto shock per la tragedia dell’agricoltore sotto il trattore Chiesa gremita ai funerali. Il sindaco: ora aiutiamo la sua famiglia

VILLAFONSINA. Si è trascinato per oltre dieci metri sul terreno nel tentativo di raggiungere la strada e chiedere aiuto, poi le forze lo hanno abbandonato. È morto con i pugni serrati Luigi Orsini, 56 anni, l’agricoltore di Villalfonsina vittima sabato pomeriggio di un tragico incidente agricolo in contrada Coste. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato dopo diverse ore da un gruppo di volontari usciti a cercarlo.

«Quando un cugino lo ha trovato sembrava dormisse. Non aveva una ferita ma aveva le labbra e i pugni serrati», racconta il sindaco di Villalfonsina, Mimmo Budano, parente della sfortunato agricoltore.Orsini, stroncato da una emorragia interna, probabilmente è rimasto lucido fino alla fine. Quando ha capito che non sarebbe riuscito a sopravvivere ha serrato i pugni per rabbia contro un destino crudele.

Ieri per Villanfonsina è stato il giorno del dolore. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. Alle 10 nella chiesa di Santa Maria della neve don Gabriele ha celebrato i funerali. I negozi hanno abbassato le saracinesche, l’attività della colonia marina è stata sospesa. L’intero paese ha partecipato alle esequie unendosi al dolore della vedova, Giuliana e ai due figli dell'agricoltore, il più piccolo dei quali ha solo 11 anni. Un lungo interminabile fiume di persone ha raggiunto la chiesa. Disperati e increduli amici e parenti a distanza di due giorni non riescono ancora a capacitarsi di quanto è accaduto.

«È morto un uomo buono e generoso. Non è una frase fatta. Luigi era davvero una persona amabilissima», dice il sindaco Budano. Il primo cittadino è commosso e non riesce a trattenere le lacrime. «Tutto il paese è stordito. La nostra comunità è stata colpita in una settimana da due lutti gravissimi (la scorsa settimana è morta in un tragico incidente stradale Fabiola Pietropaolo, 37 anni). Purtroppo non c’è neppure il tempo per piangere. Ora dobbiamo aiutare Giuliana e i suoi due figli», dice il sindaco. Orsini manteneva la sua famiglia con il lavoro nei campi. (p.c.)

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