Niccolò protesta per i tagli al sociale

Villamagna, il sindaco si appella alla Regione. Febbo: non è colpa nostra ma del governo centrale

VILLAMAGNA. Botta e risposta fra il sindaco di Villamagna, Paolo Rosario Niccolò, e l’assessore regionale alle Politiche agricole Mauro Febbo sui fondi al sociale decurtati al punto da penalizzare i comuni e soprattutto le famiglie. «Cosa posso dire, come sindaco, ai miei concittadini che vedono le porte chiuse ai loro figli disabili?», si è sfogato ieri Nicolò in una nota amara, definendo la situazione «sempre più al limite, che mette i Comuni, soprattutto quelli più piccoli come il mio, nell’impossibilità di fare investimenti e offrire servizi».

Così i cittadini diversamente abili sono costretti a rivolgersi fuori per terapie o cure: il peso non solo economico sulle famiglie cresce sempre di più.

A condizionare le risorse dei piccoli centri c’è anche il patto di stabilità «da cui scaturisce il paradosso», prosegue il primo cittadino, «che anche gli enti come Villamagna, con bilanci solidi e in avanzo d’amministrazione o con possibilità di fare anticipi di tesoreria sono impossibilitati a garantire i servizi».

E gli amministratori locali, sottoposti a tanti vincoli, hanno le mani legate: «Se le imprese non possono lavorare per il pubblico, come può un Paese prendere quota? E come sindaco cosa posso dire ai miei concittadini che mi chiedono spiegazioni. Senza un’urgente inversione di tendenza», lancia l’allarme, «il rischio è la disgregazione sociale. Purtroppo c’è chi, non potendo più svolgere attività nei centri preposti, passa le sue giornate a casa o nei centri sociali. Ma ovviamente non si tratta di strutture adatte alle problematiche in questione».

Considerazioni amare con un invito alla politica regionale: «Le risorse devono essere trovate subito, abbiamo bisogno di meno annunci e più politiche concrete per i territori e i Comuni».

L’appello è stato immediatamente raccolto dall’assessore Febbo, che però rispedisce al mittente le accuse di aver tagliato le risorse destinate alle politiche sociali.

«Inviterei il sindaco di Villamagna a fare più attenzione all’attività di questo governo regionale per non cadere in affermazioni grossolane», replica. «La questione dei tagli riguarda provvedimenti presi dal governo centrale, che non solo ha ridotto drasticamente i trasferimenti agli enti locali, ma ha praticamente azzerato quelli destinati alle Regioni», spiega. «Per fronteggiare una situazione difficile non imputabile alla nostra responsabilità siamo riusciti a stanziare 24 milioni di euro grazie ai fondi Fas», puntualizza Mauro Febbo. (f.r.)

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