Niente autorizzazioni Asl e sporcizia, chiusi spaccio carne e frantoio nell'hinterland di Chieti

Blitz di Nas e Guardia costiera: lo spaccio carni era di fatto abusico, il frantoio operava in pessime condizioni igienico sanitarie. Verifiche anche su presunti scarichi non a norma

CHIETI. Sospensione dell'attività di uno spaccio di carni abusivo e chiusura di un frantoio, per le precarie condizioni igienico sanitarie: è il bilancio di controlli condotti nei giorni scorsi dai Carabinieri del Nas di Pescara e dagli uomini della Guardia Costiera nell'hinterland chietino.

Le attività ispettive erano finalizzate ad accertare le condizioni igienico sanitarie delle attività produttive e a verificare la presenza di eventuali scarichi non a norma. In particolare, nel corso del sopralluogo nell'attività di spaccio di carni, i militari del Nas hanno appurato la totale assenza delle registrazioni alla Asl. A ridosso dell'attività c'è anche un frantoio che operava in pessime condizioni igienico sanitarie, sia per quanto riguarda i locali che per i macchinari.

In collaborazione con il Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian) e con il Servizio veterinario della Asl, è stata quindi disposta la sospensione dell'attività dello spaccio e la chiusura del frantoio fino al ripristino delle condizioni idonee. Per quanto riguarda l'eventuale presenza di scarichi non a norma, gli uomini della Guardia Costiera hanno effettuato dei campionamenti e delle analisi di cui si attendono gli esiti.

I controlli dei Carabinieri del Nas di Pescara e della Guardia costiera proseguiranno durante le festività natalizie per verificare la corretta conduzione delle attività produttive degli alimenti che finiranno sulle tavole degli abruzzesi per il Natale.