Niente multe in cambio di cene e alimentiFinanziere agli arresti domiciliari a Lanciano

Crescenzo Di Marzio, 58 anni, originario di Poggio Imperiale (Foggia), in servizio a Lanciano dal 2000, avrebbe costretto sei commercianti a regalargli merce e pagargli cene minacciandoli controlli fiscali. Sequestrato il suo patrimonio (per un valore complessivo di 620mila euro) ritenuto sproporzionato rispetto al reddito del pubblico ufficiale

LANCIANO. Avrebbe costretto sei commercianti a regalargli merce e pagargli cene minacciandoli controlli fiscali più severi. È agli arresti domiciliari Crescenzo Di Marzio, 58 anni, originario di Poggio Imperiale (Foggia), finanziere a lavoro nella tenenza di Lanciano dal 2000, con l'accusa di concussione reiterata dal 2008 al 2 aprile 2011 e falso per distruzione di atto pubblico. Al finanziere sono stati anche sequestrati i beni per un valore complessivo di 620mila euro.

Le indagini, condotte dalla poliza della Procura e dalla guardia di finanza, sono iniziate ad aprile. Secondo la ricostruzione l'uomo agiva sempre nello stesso modo: si presentava per un primo controllo a commercianti e ristoratori di Lanciano e del circondario e, in seguito a dei controlli, elevava un verbale. Faceva poi capire ai commercianti che, in cambio di favori, potevano evitare altri controlli e sanzioni.

Da qui cominciavano le pressioni con il finanziere otteneva prodotti carne, prodotti di pasticceria e in un caso anche un quadro da una galleria d'arte. Il brigadiere effettuava anche delle cene presso alcuni ristoranti, anche con altre persone. Sempre secondo le accuse Di Marzio ha effettuato la concussione a titolo personale reiterando il reato di minacce nei confronti dei commercianti anche con visite settimanali.

La Procura ha disposto, uno dei primi casi in Italia, il sequestro dei beni patrimoniali intestati al finanziere e al figlio studente, beni ritenuti sproporzionati rispetto al reddito del pubblico ufficiale. Nello specifico sono stati messi i sigilli a due appartamenti e tre terreni per un valore totale di mezzo milione di euro, e 120 mila euro in titoli depositati in varie banche della zona di Lanciano.

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