No all'impianto dei rifiuti, striscioni di protesta tra Brecciarola e Casale

Protesta contro la costruzione dello stabilimento dei rifiuti: su diversi cancelli e balconi i residenti hanno steso lenzuola con frasi di rabbia

CHIETI. Sempre più vicini i titoli di coda. Nella zona artigianale compresa tra Brecciarola, Casalincontrada e Manoppello Scalo da ieri per protesta contro la costruzione dello stabilimento dei rifiuti su diversi cancelli e balconi i residenti hanno steso lenzuola con frasi di rabbia. Oltre una decina i teli visibili percorrendo la via principale.

«E da domani potrebbero aumentare anche di dieci volte lungo tutta la Tiburtina», annuncia Sergio Montanaro, capogruppo di Casale Futuro che giovedì ha presentato un ordine del giorno in consiglio comunale proprio per discutere della difficile situazione che si sta venendo a creare nella zona.

«Insieme ai consiglieri Maria Assunta Bascelli, Angelo Bonelli e Angelo Di Pasquale ho depositato una richiesta che il consiglio venga convocato come da regolamento entro 20 giorni».

«L'obiettivo», aggiunge, «è di fare chiarezza perché dall'esame della documentazione per la realizzazione dell'impianto emerge la stranezza procedurale legata all'assegnazione dell'intera area in questione, per cui erano stati già stanziati fondi pubblici da destinare all'edificazione di capannoni artigianali a fronte di 18 richieste inoltrare da diversi anni, ad un unico proprietario per un intervento inequivocabilmente di natura industriale».

E tra le 18 richieste c'è anche quella di Remo Brattelli dell'omonima autofficina gestita insieme ai figli Alessio e Andrea. «E' vergognosa questa situazione», commenta Brattelli, «perché sono dieci anni che aspettiamo l'agibilità del terreno per attività artigianali e ora sento dire che verrà usato per il recupero dei rifiuti». «Questo è quanto dicono», conclude, «ma la sensazione è che possa diventare un termovalorizzatore». Senza dimenticare, come molti residenti lamentano, la svalutazione dei terreni conseguente alla costruzione dell'impianto, con l'accentuarsi in aggiunta del traffico di mezzi pesanti. Per giovedì prossimo, nel frattempo, è previsto un incontro pubblico in piazza a Casalincontrada, mentre venerdì presso il ristorante Gilda una raccolta firma dell'Acai a sostegno del «No all'impianto».

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