VASTO

No alle scogliere sommerse: a Vignola il flash mob dei surfisti / VIDEO

In 50 con le tavole in acqua chiedono di modificare il progetto: "Perché a Torre Cerrano i frangiflutti non vanno bene e qui sono tollerabili?"

VASTO. Si sono immersi nell’acqua con le loro tavole e hanno dato vita a un coreografico flash mob in mare. Complici la bellissima giornata di sole e la suggestiva cornice offerta dalla baia di Vignola, oltre cinquanta surfisti hanno manifestato ieri mattina la loro contrarierà alle barriere sommerse previste nel progetto da 3,5 milioni di euro del Comune per mitigare l’erosione che in quel tratto di costa - area Sic, acronimo di Sito d'interesse comunitario - è piuttosto marcata.

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Il grande cuore "agitato" che i surfisti formano nella baia di Vignola
Il flash mob adottato a Vasto contro il progetto delle scogliere sommerse (video d.g.)

All’invito lanciato dal comitato “Litorale vivo” hanno risposto in tanti: oltre agli appassionati di surf c’erano cittadini ed esponenti di associazioni, tra cui Lino Salvatorelli (Arci), Giuseppe Di Marco (Legambiente), Gianluca Casciato (Madrecultura) e Stefano Taglioli (Gruppo fratino).

Prima che i surfisti prendessero il largo con le tavole, Antonio Mercorio, presidente di “Litorale vivo”, ha spiegato le ragioni della contrarietà, ripercorrendo tutte le tappe della iniziativa culminata nel flash mob di ieri mattina.

«Noi non vogliamo che non sia fatto l’intervento, vogliamo che sia meno impattante e che tenga conto di tutta una serie di aspetti», sostiene Mercorio, «non abbiamo mai ricevuto risposta alle nostre osservazioni, né ci è stata data la possibilità di un tavolo tecnico seppur annunciato e mai insediato. Non ci è mai stato possibile interloquire con il sindaco o con altri esponenti dell’amministrazione, benché avessimo più volte tentato di farlo. Abbiamo contattato diverse associazioni a livello regionale: il Wwf Abruzzo ha scelto di non intervenire anche se in questi giorni si sta schierando contro la posa in opera di barriere frangiflutti a Torre Cerrano. Ci chiediamo perché a Torre Cerrano i frangiflutti non vanno bene e qui a Vasto sono tollerabili?

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Legambiente regionale in realtà ci ha dedicato del tempo e ha tentato una mediazione che purtroppo è fallita, anche se non ha mai preso una posizione ufficiale. Abbiamo chiesto al Coni di fare una nota ufficiale, ma ha preferito non intervenire. Altre associazioni hanno scelto il silenzio. Non siamo contrari agli interventi per la mitigazione dell’erosione costiera», ha aggiunto, «siamo contrari a questo progetto impattante, obsoleto e costoso. Vogliamo che la bellezza di questo posto venga preservata per le nuove generazioni. Sono trent’anni che facciamo surf in questo tratto di litorale, già solo questo sarebbe sufficiente per capire che va difeso». Mario Trave, storico surfista di Ortona, ha definito la baia di Vignola «un monumento, qualcosa di non riproducibile».
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