Nuova vita per il San Raffaele: c’è l’ok al progetto da 1,8 milioni 

L’intervento è una delle tre grandi opere avviate in un’area che ha perso diecimila abitanti in 15 anni Nel quartiere Santa Maria sorgeranno miniappartamenti e servizi destinati a studenti e giovani coppie

CHIETI. Al via la prima grande opera programmata dall’amministrazione del sindaco Diego Ferrara con i fondi del Pnrr per rivitalizzare il cuore della città. Il Comune ha dato l’ok al progetto esecutivo del San Raffaele Arcangelo, in zona Santa Maria, nel centro storico. Quel centro storico che negli ultimi 15 anni ha visto perdere circa diecimila abitanti, una tendenza allo spopolamento che il Comune vuole invertire con una serie di progetti che mirano a ristrutturare i grossi casermoni vuoti e cadenti. La prima delle grandi opere da terminare nel 2026 riguarda il San Raffaele: a disposizione ci sono 1.841.355 euro di fondi Pinqua (Programma nazionale della qualità dell’abitare) per ridare vita a un pezzo della vecchia Chieti. Il Comune vuole realizzarvi spazi di coworking, minialloggi, miniappartamenti e servizi comuni per studenti, giovani coppie e persone in difficoltà. Il progetto esecutivo ha appena ricevuto il via libera: non resta che mettere a gara le opere.
UN INTERO ISOLATO
L’edificio dal grande valore architettonico si presenta tra via degli Agostiniani e via delle Orfane come un grosso complesso che occupa un intero isolato. All’interno c’è persino una chiesa risalente al 1625, Santa Maria della Pietà. È composto da tre piani, oltre a un sottotetto e un piano intermedio. «La ristrutturazione», spiega l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Rispoli, «conserverà tutte le qualità architettoniche presenti. Nulla verrà snaturato. Realizzeremo spazi interamente dedicati allo studio e al coworking, vale a dire spazi di lavoro condivisi con altre persone, oltre ad alloggi e aree relax, attraverso una nuova distribuzione interna, che non stravolge la struttura originaria. Il progetto ha come obiettivo consolidamento e miglioramento sismico del complesso, oltre a una nuova organizzazione degli spazi interni, opere di finitura, restauro degli apparati decorativi e ovviamente superamento delle barriere architettoniche».
IL PROGETTO
La progettazione è stata affidata a un team di professionisti capitanati dall’architetto teatino Lorenzo Leombroni. Il gruppo di lavoro è composto anche dall’architetto Fernando Camillo Conti di Roccamontepiano, dall’ingegnere teatino Antonio Di Carlo e dal geologo Angelo D’Andrea di Roccamontepiano. Il progetto prevede al piano terra, con ingresso principale su via degli Agostiniani, la realizzazione di ambienti comuni: ufficio direzionale con bagno annesso, lavanderia, magazzino, servizi igienici e un’ampia zona dedicata al coworking. Al primo piano e a quello intermedio ci saranno minialloggi privati collegati da spazi comuni adibiti a studio e lavoro. Il secondo piano è caratterizzato interamente dalla presenza di locali privati a uso residenziale, connessi fra loro da collegamenti orizzontali che consentono l’accesso a un ampio terrazzo esterno. Il sottotetto, in un unico ambiente, sarà adibito sempre al coworking.
LE GRANDI OPERE
Il riportare a nuova vita il San Raffaele fa parte di un pacchetto di tre grandi progetti per un valore complessivo di 15 milioni di euro. Tutti e tre riguardano la stessa area del centro storico. Il nome con cui sono stati presentati è “Via dei conventi”. Con oltre 6.300.000 euro verrà rimesso a nuovo l’ex collegio delle Clarisse, un altro grande edificio cadente del quartiere. Con oltre 6.800.000 euro si provvederà a realizzare un parcheggio multipiano da 200 posti sotto piazza Garibaldi. Piazza che, dunque, potrà essere liberata dalle auto e accoglierà un nuovo parco pubblico. Il progetto prevede anche l’apertura al pubblico degli orti murati dei vicini conventi. «Abbiamo dato il via a una rigenerazione urbana da 15 milioni di euro», sottolinea Rispoli, «la più importante della storia recente della città».
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