Oleandri segati sul viadotto «Erano in piena fioritura» 

Vasto. Piante tagliate sul San Nicola in un periodo dannoso per la potatura Il botanico Cinquina: «Arbusti alti più di tre metri con tanti nidi di uccelli»

VASTO. Sono stati “decapitati” con la motosega proprio nel momento della fioritura, in un periodo in cui anche chi non è esperto di giardinaggio sa che non bisogna effettuare potature. Vittime di un intervento, che gli esperti non esitano a definire dannoso, sono stati gli oleandri presenti lungo il viadotto San Nicola e che sono parte integrante del paesaggio. La “capitozzatura” è stata effettuata dagli operai della ditta che dal Comune ha avuto in appalto la cura del verde. Le operazioni, avvenute in assenza di personale qualificato, hanno scatenato polemiche sia per il periodo scelto (la potatura dell’oleandro si fa da fine febbraio agli inizi di marzo e da fine settembre a metà ottobre), sia perché gli arbusti non creavano alcun problema di visibilità per la circolazione veicolare. Insomma, un intervento inutile oltre che dannoso per le piante e per il paesaggio.
«Giugno non è il periodo migliore per potare a livello del terreno grossi arbusti di oleandro, alti oltre 3 metri, ad inizio fioritura ma sicuramente, per le mie conoscenze, con nidi di cardellini, verzellini, verdoni e altre specie che nidificano in città», spiega Luigi Cinquina, botanico, studioso della biologia delle piante e con una spiccata sensibilità ambientale, «a Vasto è guerra persa non solo nei confronti del fratino, ma di tante specie ornitiche che a fine primavera-inizio estate si avventurano nell’esperienza riproduttiva. Ma come si fa a fermare queste persone, chi decide e chi opera? Invito chi si trova a transitare lungo il viadotto che porta in località San Nicola a verificare la portata di quegli interventi che definire energici è un eufemismo. In questo modo stanno distruggendo tanti nidi di uccelli che appartengono alla fauna protetta senza colpo ferire».
Insomma, è sempre la solita storia: la logica degli appalti al massimo ribasso e dei capitolati speciali continuerebbe a causare danni al patrimonio arboreo, già abbondantemente decimato dalla massiccia espansione edilizia che la città ha conosciuto negli ultimi tre lustri. Sono anni che le associazioni chiedono l’approvazione del regolamento del verde confezionato nel 2007 da Cinquina, Stefano Taglioli, coordinatore del gruppo Fratino di Vasto e dalla ex consigliera comunale, Marisa Ulisse. Dopo aver dormito per anni in qualche cassetto del municipio, il documento che disciplina anche le potature, dando preziose indicazioni su come intervenire e in quale periodo, continua a essere oggetto di un curioso “palleggio” fra assessorati.
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