«Ora la Regione riattivi il credito»

Villa Pini. Grande assemblea dei lavoratori. Uil: task force per l’emergenza

PESCARA. L’assemblea di tutti i lavoratori Cgil, Cisl e Ugl ha gremito ieri il salone della Camera del lavoro in via Croce, a Pescara, per preparare l’agenda delle iniziative, mentre la Uil chiede una task force per gestire l’emergenza Villa Pini. E’ mobilitato il fronte sindacale a tutela dei 1600 dipendenti della galassia Angelini. Nel corso della grande assemblea pescarese, si è fatto il punto della vertenza alla luce delle procedure fallimentari aperte dalla sentenza del tribunale di Chieti e l’avvio dell’esercizio provvisorio della clinica in capo al curatore, l’avvocato romano Giuseppina Ivone.

L’assemblea auspica che il fallimento venga esteso a tutte le società del gruppo sanitario e che l’esercizio provvisorio possa far ripartire presto l’attività assistenziale. «L’esercizio provvisorio non avrà vita breve», commenta Angela Scottu (Cgil), «per questo l’assemblea sollecita un incontro urgente in Regione perché vengano garantite attività e prestazioni con la revoca delle norme di sospensione degli accreditamenti a Villa Pini, «tenuto conto», chiarisce Scottu, «che verrà aperto un nuovo conto bancario per Villa Pini e che il curatore fallimentare potrà garantire la massima trasparenza.

Naturalmente i lavoratori vanno retribuiti, fermi restando gli arretrati da liquidare con il fallimento». Intanto, mercoledì scadono i 15 giorni entro i quali il presidente Gianni Chiodi deve riferire in commissione regionale. Inoltre, l’assemblea chiede un incontro anche alla titolare dei centri San Stefar, Chiara Angelini, per definire gli elenchi di personale da collocare in Cig non prima di aver verificato però tutte le necessità di organico e le prestazioni in ciascuno dei vari centri. Per la Uil, bisogna costituire una task force regionale che sia capace di governare le procedure dell’emergenza.

A chiederlo è il segretario regionale Uil-Fpl, Fabio Frullo. «Se la Regione ha a cuore i lavoratori» dice Frullo «deve svegliarsi e cominciare a esercitare i propri poteri se non vuole contribuire ad aumentare il numero dei lavoratori che in Abruzzo continuano a perdere il posto di lavoro». (f.c.)