Ordigno sul camion le bombole collegate a un telecomando

Lentella, forse un avvertimento all’autotrasportatore le indagini passano alla procura di Reggio Calabria

LENTELLA. L’ordigno trovato da un camionista di Rosarno sotto il cruscotto del camion appena parcheggiato sul piazzale della Laterlite di Lentella avrebbe potuto fare una strage. Di sicuro era stato confezionato per uccidere. A confermarlo sono stati gli artificieri della squadra “volante” della questura di Pescara.

Per disinnescare la bomba polizia e carabinieri hanno impiegato diverse ore. L’ordigno era formato da quattro bombolette di gas da campeggio agganciate a una potente bomba carta. Il tutto era collegato a un detonatore gestibile con un telecomando. Secondo gli esperti l’oggetto esplosivo era perfettamente funzionante. Se qualcuno avesse pigiato il telecomando il camionista sarebbe saltato in aria e con lui tutto quello che si trovava attorno

Ed è questo il particolare che spaventa di più e che ha creato più preoccupazione fra i residenti della zona. I carabinieri di Fresagrandinaria e il comandante del nucleo operativo di Vasto, tenente Loredana Lenoci, sono stati bravissimi a gestire la questione senza creare panico. Altrettanto bravi gli artificieri dei carabinieri di Chieti e la polizia di Pescara a disinnescare e rendere innocua la bomba.

L’inchiesta è passata ora nelle mani della Procura di Reggio Calabria. Gli investigatori sono certi che il movente e i mandanti vadano cercati in Calabria. La scampata vittima, la moglie (titolare del camion sul quale l’uomo viaggiava) e altre persone informate sull’attività gestita dalla coppia, sono stati ascoltati dagli inquirenti. Altri saranno sentiti nei prossimi giorni. Le indagini, vista la delicatezza del caso, sono state secretate.

E proseguono senza sosta anche le indagini sul tentato furto nella notte fra mercoledì e giovedì all’Eurospin di via Tito Livio, a Vasto. A sventare il colpo sono stati i carabinieri che sono riusciti a recuperare anche il bottino: 4 mila euro in contanti e due registratori di cassa. Uno dei due militari è stato spintonato, l’altro ha rischiato di essere travolto dall’auto dei ladri. Per fermarli il carabiniere ha sparato in aria un colpo di pistola. Non c'è stato alcun conflitto a fuoco, né i ladri hanno sparato. I due hanno preferito abbandonare la refurtiva e dileguarsi a piedi per i vicoli prendendo direzioni diametralmente opposte. Uno dei due ha scavalcato la recinzione di un condominio. (p.c.)

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