in tribunale

Ortona, cocaina per la “città bene”: scattano sei condanne

Inflitti 2 anni e 8 mesi all’imprenditore Palermo, ecco chi sono gli altri. L’inchiesta partita da un suicidio e dalle rivelazioni di un noto politico del Pd

ORTONA. Sei persone accusate di detenzione a fine di spaccio di stupefacenti, sono state condannate con il rito abbreviato dal Giudice per l'Udienza Preliminare del Tribunale di Chieti, Antonella Redaelli, a seguito di un'inchiesta della Squadra Mobile teatina sullo spaccio di droga che nel 2011 aveva portato a sgominare un giro di cocaina in cui era emerso il coinvolgimento di persone degli ambienti bene di Ortona.

Due anni e otto mesi di reclusione più 12mila euro di multa è la pena inflitta a Fabio Palermo, quotato imprenditore ortonese. Insieme a lui sono stati condannati Domenico Nasuti (due anni e dieci mesi e la sanzione di 3mila euro), Salvatore Sorrentino (un anno e dieci mesi di reclusione e 3mila euro di multa), Tommaso Tascini (un anno e quattro mesi di reclusione e 3mila euro di multa), Francesca Nardone (due anni otto mesi e venti giorni di reclusione più 12.200 euro di multa) e Alessandro Marinelli (dieci mesi di reclusione e 2mila euro di multa ma con la pena sospesa).

La vicenda parte da lontano, da un'inchiesta nell'Ascolano su un gruppo albanese di presunti spacciatori di coca, e sfociata in un suicidio a Francavilla al Mare di un 24enne originario di Torrevecchia Teatina che, probabilmente tormentato dagli albanesi, decise di impiccarsi in casa. Fu proprio quella tragedia a rappresentare la svolta dell'indagine condotta dal vice questore aggiunto, Francesco Costantini, dagli uomini della prima sezione Criminalità e organizzazione straniera guidata dall'ispettore superiore Bruno Gasbarri, con la collaborazione della sezione antidroga di Chieti e delle Mobili di Pescara e Ascoli Piceno. L'inchiesta culminò con l'emissione di cinque ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari.

Il nome di Palermo, proprietario di una ditta che si occupa di sicurezza nei luoghi di lavoro, spuntò dalle confessioni rese da un politico ortonese, candidato alle ultime amministrative ed a quel tempo esponente del Partito democratico, uno dei volti dell'Ortona bene che si riforniva di stupefacenti grazie a questa rete di spacciatori apparentemente insospettabili. Quando gli investigatori fecero irruzione nella sua abitazione e scoprirono dieci grammi di polvere bianca, l'uomo tirò in ballo personaggi noti, luoghi di incontro e spaccio. Cocaina, donne e festini vennero a galla a seguito delle rivelazioni choc del politico ortonese. Ed ora sono arrivate le prime condanne.

Marinelli, Sorrentino, Palermo, Nasuti, Tascini e Nardone dovranno anche pagare le spese processuali in solido. Altri cinque imputati invece sono stati rinviati a giudizio e verranno processati il 5 aprile.