Ortona, il sindaco D'Ottavio si dimette

Terremoto politico in vista delle elezioni amministrative, il sindaco lascia l'incarico a sorpresa: troppe crisi in maggioranza, non c'è serenità per andare avanti

ORTONA. Il sindaco di Ortona Vincenzo D'Ottavio ha rassegnato le dimissioni. A pochi mesi dalle elezioni il primo cittadino coglie tutti di sorpresa e prende una decisione che ha del clamoroso. È lui stesso a confermare l'indiscrezione iniziata ad emergere nel corso della mattinata. È un terremoto politico che accende ancor di più la campagna elettorale ortonese. Ricordiamo che D'Ottavio aveva già annunciato nelle scorse settimane la sua ricandidatura, facendo tuttavia sapere al suo partito di riferimento, il Pd, che non avrebbe partecipato alle primarie. Nella nota protocollata in Comune D'Ottavio parla di dimissioni irrevocabili: «attualmente non esistono più le condizioni politiche per governare questa città con serenità d'animo», recita la lettera.

«La mia è una decisione di tipo politico, dopo ripetute crisi di maggioranza. Mancavano i numeri in Consiglio comunale, ma talvolta anche in Giunta, non era possibile prendere decisioni. E quindi, a tre mesi dalle elezioni, ho voluto dare un segnale», dice D'Ottavio. «Avrei anche potuto azzerare la Giunta ma ho preferito togliermi di mezzo. Era una decisione che avrei dovuto prendere tempo fa e certo non l'ho presa a cuor leggero. Il fatto è che c'è uno scollamento totale fra la base e il partito che, tra l'altro, in città è commissariato e non aveva più relazioni con l'amministrazione. Mi dimetto da sindaco, ma non ho stracciato la tessera del Pd, non sono abituato a gesti simili. Però al partito rimprovero tante cose, soprattutto di non aver cercato la coesione, di non aver creduto in me fino in fondo. Andavo bene cinque anni fa, ora non più». E, nella giornata della Direzione del Pd - che, garantisce D'Ottavio, non ha influito minimamente sulla scelta della data per comunicare la sua decisione di lasciare - conclude confermando che le dimissioni «sono irrevocabili, davvero».