Rispolverata la perizia tecnica disposta dalla Procura nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria che si concluse con l’archiviazione del caso

Palazzi scolastici, esposto alla Corte dei conti

Moretti (Lega Nord): «L'accordo sulla ristrutturazione è stato un danno per le casse comunali»

VASTO. «Un danno per le casse comunali l'accordo di programma per la ristrutturazione dei due ex palazzi scolastici di corso Italia». Parte da questa premessa l'esposto alla sezione aquilana della Corte dei conti presentato da Stefano Moretti. Il rappresentante della Lega Nord invita la magistratura contabile a fare piena luce sulla convenienza dell'operazione per l'ente.

L'esposto inviato al procuratore regionale Bruno Di Fortunato ruota intorno alla perizia tecnica disposta dalla Procura di Vasto nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria avviata sulla riconversione degli storici edifici. Indagine che si chiuse con l'archiviazione. La magistratura non ravvisò reati penali, ma le conclusioni cui giunsero i consulenti tecnici sono considerate importanti ai fini della determinazione del danno erariale.  «E' necessario chiarire fino in fondo come sono stati spesi i soldi dei cittadini», sostiene Moretti, che ha allegato all'esposto la perizia dell'avvocato Andrea Luccitti e dell'ingegner Enrico De Acetis. «Le risultanze emerse dalla consulenza elaborata dai due professionisti sono sconcertanti», insiste il rappresentante della Lega Nord, che fa riferimento ad alcuni passaggi della stima degli ex palazzi scolastici, alla cessione delle quote immobiliari e al mancato pagamento degli oneri concessori. 

«L'amministrazione dell'ex sindaco Giuseppe Tagliente ritenne congruo il prezzo di 7,6 miliardi proposto nel 1995 dalla ditta Edmondo», aggiunge Moretti, «a tale stima, senz'altro meno vantaggiosa per il Comune, occorre aggiungere che in cambio della ristrutturazione del 45% del complesso immobiliare di corso Italia, rimasto all'ente pubblico, si è ceduta la proprietà del 55%, del medesimo complesso, all'impresa Edmondo».  Con l'accordo raggiunto sulle porzioni immobiliari da cedere, all'ente sono stati attribuiti i portici, mentre all'impresa Edmondo i negozi.

La perizia ha inoltre evidenziato che nella ripartizione della proprietà avvenuta in percentuale sul valore complessivo degli immobili, la parte privata ha beneficiato di una diversa valutazione rispetto alla parte pubblica: le superfici collocate al piano seminterrato nonchè al primo e secondo piano trasferite in proprietà alla Edmondo, sono state valutate un milione di lire al metro quadro in meno rispetto a quelle consegnate al Comune nei medesimi piani.

I due consulenti hanno anche rilevato la omissione degli oneri concessori nella procedura di rilascio della concessione edilizia.  Moretti, inoltre, ha presentato una denuncia alla Procura di Vasto chiedendo di aprire una indagine sul presunto comportamento omissivo della Commissione comunale d'inchiesta che, secondo il querelante, non avrebbe acquisito agli atti la perizia tecnica.