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Palpeggia la badante della moglie: rinviato a giudizio

ATESSA. L’avrebbe costretta a subire atti sessuali, palpeggiamenti e baci: così, con l’accusa di violenza sessuale, è stato rinviato a giudizio, al processo che si aprirà il 21 gennaio 2015, A.C.,...

ATESSA. L’avrebbe costretta a subire atti sessuali, palpeggiamenti e baci: così, con l’accusa di violenza sessuale, è stato rinviato a giudizio, al processo che si aprirà il 21 gennaio 2015, A.C., 70 anni, di Atessa. L’uomo per l’accusa, sostenuta in aula dal sostituto procuratore Ruggiero Dicuonzo, avrebbe costretto una donna romena 34enne a subire atti sessuali e segnatamente in più occasioni le avrebbe palpato il seno, le avrebbe baciato il collo e le avrebbe afferrato una mano per farsi toccare. I fatti sarebbero avvenuti tra febbraio e marzo dello scorso anno. Ma per la difesa, rappresentata dall’avvocato Tito Antonini, l’uomo non avrebbe costretto la ragazza 34enne a subire alcuna violenza. Nell’udienza preliminare di ieri dal giudice Marina Valente, l’avvocato ha depositato delle conversazioni avvenute via Facebook tra i due, che dimostrerebbero che c’era un’intesa, un rapporto. Nato tra le mura domestiche. La 34enne, infatti, era la badante della moglie dell’uomo che era malata. Da qui l’opportunità di vederla e di instaurare un legame con lei. Che è sfociato, per la difesa, in un’intesa e in un rapporto; per l’accusa invece in violenza. Sarà il processo a chiarire la vicenda. (t.d.r.)

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