VERSO LE ELEZIONI

Paolini jr: attacchi per non farmi candidare

LANCIANO. «Il mio nome era stato proposto in una riunione regionale dei movimenti che fanno parte di Abruzzo Civico. Ma è stata messa in atto una politica di aggressione e depistaggio». Così Carmine...

LANCIANO. «Il mio nome era stato proposto in una riunione regionale dei movimenti che fanno parte di Abruzzo Civico. Ma è stata messa in atto una politica di aggressione e depistaggio». Così Carmine Paolini, coordinatore provinciale dei Cattolici democratici, spiega lo stop alla sua candidatura per le elezioni regionali del 25 maggio nella lista civica del movimento di Giulio Borrelli, e quindi nel centrosinistra, a sostegno del candidato presidente Luciano D’Alfonso. Un’ipotesi contrastata dal centrosinistra frentano, a partire dal sindaco Mario Pupillo, e dal Pd, per i quali Paolini rappresenta una tradizione di centrodestra che passa per i dieci anni di mandato da sindaco del fratello Filippo. «Ma abbiamo storie distinte», sottolinea Carmine, che è stato consigliere comunale dell’Udc prima che il fratello entrasse in politica.

«I Cattolici democratici sono presenti dal 1996 nelle campagne elettorali», precisa Paolini junior, «e anche in questa siamo stati contattati dai vari progetti civici. Con Abruzzo Civico abbiamo dialogato di più e in una riunione a Pescara il mio nome è arrivato sul tavolo con quello di prestigiosi amministratori ed è stato votato. Ho dato la disponibilità per costruire qualcosa di buono per la Frentania, ponendo i paletti: evitare i “trombati” in altre consultazioni elettorali e non candidare più persone su Lanciano». Ma le pressioni hanno fatto sfumare la candidatura. «È stato un attacco indegno da parte di chi pensa solo al proprio tornaconto», attacca Paolini, «il mio nome avrebbe incrinato i precari equilibri di un’amministrazione che è sotto una tenda d’ossigeno. È solo questione di tempo. La mia non è una sconfitta: i Cattolici democratici continueranno a fare politica per una lista civica per le comunali. La città merita di rinascere». (s.so.)

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