Parcheggio quasi vuoto, gestore diffida il Comune

La “Lanciano parking” parla di inadempimenti da parte dell’amministrazione minaccia di rescindere la convenzione e di chiedere un risarcimento di 5 milioni

LANCIANO. «Rispettate la convenzione sul parcheggio di via MIlano oppure rompiamo il contratto e ci dovete dare 5 milioni di euro». É’ quanto contenuto nella diffida inviata al Comune da parte della Lanciano Park, la società concessionaria del parcheggio multipiano in via Milano che, a sei mesi dall’apertura, non decolla.

I 270 posti auto realizzati in project financing, per conto del Comune dalla società privata per 4milioni 130mila euro in cambio della gestione dell’area, dovevano risolvere il problema della sosta e rendere più vivibile via Milano e aree adiacenti. E, considerata la posizione tra ospedale e centro città, e il fatto che l’area è densamente abitata, avrebbe dovuto essere sempre pieno. Ma non è così. Anzi, è spesso vuoto.

«Abbiamo scritto al Comune affinché adempia ai propri doveri altrimenti arriveremo alla risoluzione della convenzione» dice Isaia Di Carlo, presidente della Lanciano Park «perché dopo 6 mesi di gestione vediamo che l’affluenza è nettamente inferiore a quella preventivata nel piano economico finanziario. Siamo all’80% in meno rispetto a quanto previsto. E questo a causa del Comune che non ha applicato alcune norme previste nella convenzione». «Il Comune non ha regolamentato la sosta nelle vie adiacenti, via Milano, via Brescia, via Bergamo», spiega l’ingegnere della società Agostino Terenzini «dove le ore di sosta sono superiori a quelle registrate nel parcheggio. Non ha sistemato il marciapiede in via Milano e non ha realizzato la rotonda all’incrocio tra via Renzetti, via per Fossacesia, via del Mare. Così crea difficoltà nell’accessibilità pedonale al parcheggio. Ma soprattutto ha aumentato i posti auto liberi nelle vie attorno al parcheggio».

In via caduti di Nassiria ci sono 20 posti liberi in più, altri 40 sono su via Dalmazia, 60 a Sant’Antonio. Tutti posti gratuiti che si aggiungono a quelli ricavati in via Della Pace e all’interno dell’ospedale. Dove bisogna sistemare dei semafori vista la gran mole di auto presenti.Cosa fare allora per attrarre i clienti, gli automobilisti? Per Di Carlo intervenire sulle tariffe non è possibile visto che sono già basse, basterebbe che il Comune sistemasse i posti auto per i residenti, (cosa fatta con un’ordinanza firmata due giorni fa ndc), e si facesse promotore con la Asl, visto che il parcheggio è nato soprattutto per soddisfare le esigenze dell’ospedale, di una convenzione.

La Lanciano Park l’8 aprile ha inviato alla Asl una proposta. «L’offerta prevede di riservare 125 posti auto al personale» dice Di Carlo «la gestione delle tessere elettroniche per i dipendenti, la sorveglianza dell’area, la disciplina dell’accesso e della sosta dentro l’area ospedaliera».

La Asl non ha risposto. Ora tocca al Comune agire. E non bastano le strisce gialle disegnate in via Milano per delimitare i posti per i residenti. Occorrono altri segnali, delimitazioni alla sosta gratuita. Se la situazione non migliora la Lanciano Park è pronta a risolvere il contratto. E questo significherebbe per il Comune dover sborsare ben 5 milioni di euro: 4milioni 200mila euro dei lavori più una penale del 20% del costo dell’opera. Soldi che non si sono.

Teresa Di Rocco

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