CHIETI

Passolanciano-Maielletta, i sindaci: che fine hanno fatto i 22 milioni per il comprensorio

La giunta regionale stanziò le risorse nel Masterplan nel 2016: i dubbi dei primi cittadini di Lettomanoppello, Serramonacesca, Turrivalignani, Abbateggio, San Valentino, Roccamorice e Scafa

CHIETI. "Che fine hanno fatto i 22 milioni per il comprensorio montano di Passolanciano-Maielletta? E, se ci sono ancora, perché non vengono utilizzati?". A domandarlo sono i primi cittadini di Lettomanoppello, Serramonacesca, Turrivalignani, Abbateggio, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Roccamorice e il vice sindaco di Scafa: "Chiediamo che i problemi che riguardano il comprensorio Passolanciano-Maielletta vengano risolti perché si sta danneggiando l'immagine di una bellissima montagna che la natura ci ha donato e noi, per colpa di qualcuno che non vuole ammettere che sta facendo un danno irreversibile, ne subiamo le conseguenze - ha detto Simone D'Alfonso, sindaco di Lettomanoppello -. Ci rivolgiamo alla Regione che dal 2016 ha 22 milioni da gestire, da consolidare e mettere in cantiere per la stazione sciistica Passolanciano-Maielletta".

Il primo cittadino di Roccamorice, Alessandro D'Ascanio, ha aggiunto: "Il fatto di questi giorni è la chiusura della viabilità di accesso per congestione dei parcheggi alla sommità della montagna. Noi due anni fa proponemmo parcheggi di scambio a valle con intermodalità, con la salita con mezzi pubblici per decongestionare il traffico e permettere l'arrivo delle famiglie. Non c'è stata cantierizzazione, ma ci sono stati ritardo e fortissimi indizi di un distoglimento di questo finanziamento dedicato alla montagna e alla Maiella. C'era un articolato progetto che prevedeva interventi sulla viabilità, sull'innevamento sulla connessione delle due stazioni. Nulla di tutto questo è diventato cantiere nei passati cinque anni. Ora chiediamo un chiarimento rapido circa i tempi di cantierizzazione o almeno l'ammissione di aver dedicato queste risorse ad altro".

Il primo a rispondere ai sindaci è il consigliere regionale del centrodestra Mauro Febbo. Secondo le affermazioni di Febbo, che scrive una nota insieme al sindaco di Pretoro Diego Giangiulli, le polemiche su Passolanciano sono "sospette nei tempi  e nella forma".

"Le recenti dichiarazioni del sindaco di Lettomanoppello in merito al problema viabilità del comprensorio sciistico di Passolanciano-Maielletta sembrano essere strumentalizzate a fini elettorali per raccattare consensi tra i fruitori montani, spesso ignari della realtà dei fatti", dice il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Mauro Febbo, in una nota congiunta con il sindaco di Pretoro (Chieti), Diego Giangiulli. "Il sindaco di Lettomanoppello D'Alfonso - prosegue Febbo - sa bene che parte dei ritardi nella realizzazione dei parcheggi di scambio sono dovuti a scelte errate riguardo la prima ubicazione, fatte dalla precedente Giunta di centrosinistra, delle infrastrutture nei territori di Lettomanoppello e Roccamorice".

"Proprio su Lettomanoppello - precisa Febbo - era stata dapprima individuata un'area a rischio idrogeologico, poi una seconda area non è stata ritenuta idonea dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggistiche e avrebbe necessitato di lavori troppo onerosi rispetto all'effettivo beneficio e, solo in terza istanza, in data 20/04/2023, è stata individuata la definitiva ubicazione per l'area di scambio nel Comune di Lettomanoppello".

Il progetto, prosegue il consigliere di maggioranza, "è stato oggetto di diverse elaborazioni e varianti per andare incontro alle esigenze delle comunità locali e del Parco Nazionale della Maiella, ciò ha causato evidenti ritardi in fase di progettazione. Ritardi che hanno avuto come conseguenza la mancata realizzazione del parcheggio dal versante teatino, su un'area messa a disposizione dal Comune di Pretoro, l'unica ritenuta idonea poiché i tre parcheggi sono stati accorpati in una sola realizzazione per il sistema unitario di aree di scambio. La fase progettuale è terminata, ma, proprio a causa dei ritardi, gli interventi sono stati inseriti nella programmazione 2021/2027, divenuta 2023/2027 a seguito della pandemia".

Il sindaco di Pretoro, in viaggio all'estero, dichiara di aver saputo solo ieri sera della conferenza stampa di oggi. "Mi spiace essere stato informato a cose fatte e non concordate poiché ho sempre dato il mio contributo. Tuttavia trovo le recenti polemiche quantomeno sospette nella forma e nei tempi. Il Comune di Pretoro è sempre stato in prima linea nella gestione della problematica mettendo in campo, nel fine settimana, 10-12 persone, con volontari di Protezione Civile, guardie giurate e Polizia Locale. In passato ho sollecitato il governo regionale sull'importanza di realizzare parcheggi, tuttavia è innegabile che molti ritardi non sono imputabili al sottoscritto. Nelle more della realizzazione dei parcheggi non possiamo far altro che ridurre il disagio per l'utenza, ma non si può prescindere, per ragioni di sicurezza, dalla chiusura stradale a raggiunta saturazione della capacità ricettiva dei parcheggi. Abbiamo preso contatti con aziende di trasporto e messo a disposizione aree a valle per un servizio di bus navetta e auspichiamo la preziosa collaborazione degli operatori economici per istituire questo servizio".