Pd-Idv, torna l’ipotesi Legnini

Ma il senatore non sembra disponibile a candidarsi.

CHIETI. Il «passo indietro» c’è stato, formalizzato davanti all’assemblea del Pd. Francesco Ricci ha preso atto delle difficoltà nel ritrovare le ragioni dell’alleanza e ha rimesso il «mandato esplorativo» che gli era stato affidato il 9 gennaio.
La coalizione è in questo momento senza un leader in grado di guidarla in tutte le sue componenti. L’Italia dei valori punta i piedi. Ritiene Ricci una persona onesta e capace, sindaco di un’amministrazione trasparente ed efficace come raramente era accaduto nel passato, ma tutto questo non basta a ridare ossigeno a uno schieramento che arriva a poche settimane dal voto di fine marzo con il fiato corto. Con il calo di consensi certificato sul nome del sindaco, come pure su tutto il resto della coalizione che, secondo i ben informati, deve recuperare tra 10 e 12 punti percentuali per sperare di competere con la corazzata del centrodestra.

Che fare? C’è una sola soluzione. Indicare un altro candidato che, meglio di Ricci, possa interpretare questa fase politica e mettere il centrosinistra nelle condizioni di riconquistare la fiducia dell’elettorato. C’è soltanto un’ipotesi teoricamente spendibile, ed è quella che risponde al nome del senatore Giovanni Legnini. Gran parte del Pd sarebbe pronta a candidarlo, probabilmente questa soluzione convincerebbe il principale alleato, l’Italia dei valori, a rientrare nei ranghi. Il problema è che Legnini non ha dato la propria disponibilità ad accettare una sfida politica che parte tutta in salita. E’ senatore e il senatore vorrebbe continuare a fare. Si spiega così il cul de sac nel quale il principale partito di maggioranza è finito. «Abbiamo apprezzato molto il gesto politico di Ricci», commenta il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, «ora sta a me assumere la responsabilità di questa situazione.

Cosa farò? Ci siamo dati qualche giorno per riflettere. Poi convocherò il tavolo politico della coalizione e chiederò all’Idv cosa intenda fare. Dice no al sindaco uscente, pur riconoscendo che la sua amministrazione ha ben operato, però non fa proposte alternative. Ricci ha rimesso il suo mandato esplorativo ma resta il nostro candidato, deciso all’unanimità dall’assemblea del partito. Altri nomi non ci sono».

Con il sindaco uscente stanno senza esitazioni Rifondazione e Sinistra democratica. All’appello manca soltanto l’Idv che entro oggi dovrebbe avere un incontro chiarificatore sul «caso Chieti» con Di Pietro. Entro la fine della settimana, al massimo lunedì, il nodo va sciolto. Cosa accadrebbe se l’Idv dovesse proporre come candidato alternativo proprio Legnini? «Non mi pare che Legnini sia disponibile», ribatte Paolucci, «non esistono al momento le condizioni politiche che consentano di chiedere a Roma una candidatura del senatore». La partita è destinata a continuare, ma solo per qualche giorno.