Perseguita l’ex moglie, vigilante diffidato

Aggressioni, pedinamenti e minacce: all’uomo ritirati pistola e munizioni Interviene la Procura: non può avvicinarsi alla donna e ai suoi familiari

VASTO. Gli esperti lo chiamano “amore malato”. Forse perché quel tipo di amore porta disagi, sofferenza, dolore e sempre più spesso anche la morte. È di ieri l’ultimo episodio di stalking accertato in città dalla polizia. Aggressioni, pedinamenti, ingiurie e persino minacce di morte. La vita di Angela (il nome è di fantasia) si era trasformata in un inferno. Per colpa dell'atteggiamento persecutorio dell’ex marito, N.G., 52 anni, stimata guardia giurata, Angela, oltre alla serenità ha perso anche il lavoro. Poi ha chiesto aiuto alla polizia.

Sono stati i risultati degli accertamenti del commissariato a convincere i magistrati vastesi a diffidare N.G. «Guai se prova a riavvicinarsi alla donna e alle persone che abitualmente vivono con lei», dice il dirigente del commissariato, vicequestore Cesare Ciammaichella.

La vicenda ha avuto inizio diversi anni fa quando N.G.e la moglie vivevano ancora insieme. «Poi l’uomo si è convinto che la moglie lo tradisse e ha iniziato a perseguitarla», racconta il dirigente del commissariato. Inutili le rassicurazioni della vittima. Alla fine lei ha deciso di chiedere la separazione. «Questo passaggio ha peggiorato la situazione», racconta la polizia. Il rancore verso la ex è diventato odio e ha assunto contorni ossessivi. In una occasione dopo aver seguito l’ex moglie sul posto di lavoro,lo stalker ha nascosto l’auto in un vicolo e per ore ha osservato tutti i movimenti della donna. Amici e conoscenti sapendo che N.G. aveva una pistola di ordinanza hanno iniziato ad allontanarsi dalla ex coppia per evitare guai.

«Dopo accurati accertamenti abbiamo ritenuto più sicuro ritirare a scopo cautelare l’arma e le munizioni», ricorda Ciammaichella. Non è bastato. L’uomo ha continuato a perseguitare la poveretta. Le continue aggressioni sono state riprese e documentate. La polizia è dovuta intervenire più d’una volta per allontanare N.G. e rassicurare Angela. La gelosia patologica e la presenza ossessiva dell’ex marito nella propria vita ha fatto ammalare la vittima. Il comportamento di N.G. ha inciso profondamente sulla psiche di Angela. «La paura di trovarsi faccia a faccia con l’ex ha provocato nella donna uno stato di profonda prostrazione. Abbiamo riferito tutto alla Procura e i giudici hanno deciso di diffidare la guardia giurata. Qualora dovesse riavvicinarsi alla ex o ai familiari della donna per lui scatteranno le manette», avverte il vicequestore.

Paola Calvano

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