Perseguita la ex: il giudice lo allontana da lei

Da Francavilla a Chieti per fare stalking: se dovesse avvicinarsi alla donna scatterebbe l’arresto

CHIETI. Atti vandalici e danneggiamenti contro l’auto della ex, imbrattata anche di vernice, compresa la targa. E poi chiamate al telefonino di lei, messaggi, pedinamenti fin sotto casa e perfino nei centri commerciali della città, fino a renderle la vita impossibile.

Per tutto questo E.M., di Francavilla, è stato raggiunto da quella che tecnicamente si chiama ordinanza applicativa di misura cautelare del divieto di avvicinamento. In sostanza il giudice ha costretto l’uomo a non avvicinarsi ai luoghi che d’abitudine sono frequentati dalla donna, a cominciare dall’ambiente di lavoro e familiare. Non può nemmeno comunicare con lei: niente telefonate, niente sms, nulla.

In sostanza è un provvedimento volto a tutelare la donna da atti persecutori e molestie, ciò che da qualche anno è racchiuso dalla legge nel termine stalking.

Vittima della persecuzione è una donna di Chieti, casalinga, che abita nel centro della città, separata e madre di un bambino. La donna ha avuto una relazione con l’uomo durata qualche mese, ma quando ha deciso di troncare il rapporto, si è scatenato il finimondo, stando alle accuse racchiuse in più denunce presentate da lei alla polizia.

Pare che i due si fossero conosciuti a una festa organizzata da amici che avevano in comune.

Il pubblico ministero del tribunale di Chieti, Giuseppe Falasca, ha chiesto e ottenuto per l’uomo l’ordinanza della misura cautelare dal giudice delle indagini preliminari Ida Alieri. Il provvedimento è stato consegnato nelle scorse ore all’accusato dalla squadra mobile, seconda sezione, della questura di Chieti, dopo le indagini eseguite dagli ispettori Fabrizio Purgatorio, Nicola Di Nicola e dall’assistente capo Alessandro Di Michelangelo, coordinati dall’ispettore superiore Bruno Gasbarri.

Lui nega le accuse, anche se più volte le pattuglie “volanti” della questura sono state chiamate dalle ex per mettere fine alle persecuzioni.

Per l’accusato è previsto nei prossimi gironi l’interrogatorio di garanzia. Se d’ora in poi dovesse violare il provvedimento, per lui scatterebbe l’arresto.

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