Lo striscione di Benito Della Penna appeso al municipio di Guardiagrele

Persone scomparse: Valerio e Benito, misteri fitti

Due casi nel Chietino in due anni. In Abruzzo dal 1974 a oggi gli svaniti nel nulla sono 462

CHIETI. Lo striscione col volto di Benito Della Penna campeggia da alcuni giorni sul balcone della stanza del sindaco di Guardiagrele, in piazza San Francesco, per volontà dell’associazione Penelope e dei familiari dell’83enne scomparso lo scorso 15 marzo mentre passeggiava lungo la strada provinciale di Piana San Bartolomeo. Sulla striscia di plastica c’è scritto “Verità per Benito”. Del fotografo Valerio D’Ettorre, 59 anni, di Chieti, da due anni non si hanno più notizie: è sparito nel nulla a fine settembre 2015. Due casi, gli ultimi in ordine di tempo, di scomparsi nel Chietino, sui quali nei primi giorni si erano mobilitate autorità, forze dell’ordine e volontari ma che a oggi non hanno portato ad alcun risultato.
Mobilitazione, mai rassegnazione. «Dopo la fiaccolata per Benito del 16 settembre scorso, non abbiamo avuto più notizie né dalla prefettura di Chieti, né dai carabinieri, da noi interpellati già dal 10 agosto scorso», dice Annalisa Loconsole, presidente di Penelope Abruzzo, l’associazione che si occupa degli scomparsi, «al di là dell’ormai consolidata frase “Vi siamo vicini”. Quindi non ci sono novità sulla ripresa delle ricerche almeno di Benito Della Penna che è lo scomparso più recente. E ciò nonostante la mobilitazione della cittadinanza di Guardiagrele che attende la ripresa delle ricerche come richiesto dal corteo».

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La situazione in Abruzzo. Viene fuori dalla relazione del Commissario di governo per le persone scomparse, prefetto Vittorio Piscitelli, la 12ª dalla creazione di questo apposito ufficio. Dal 1° gennaio 1974 al 30 giugno scorso, le persone svanite nel nulla nella regione sono state 462, quindi in 43 anni di denuncia la media è di circa 10 casi l’anno. In Italia, nello stesso periodo di tempo, sono spariti in 47.946. «In Abruzzo in particolare», sottolinea Loconsole, «ci sono molte scomparse di anziani mai risolte. Nel totale si trovano inseriti anche i giovani che, nelle denunce, risultano scomparse volontarie ma che di fatto le famiglie avevano rappresentato, nelle integrazioni successive, con problematiche esistenziali. Le scomparse di persone di età media», prosegue la presidente di Penelope, «sono riconducibili a reato, ma anche qui, le richieste di archiviazione sono tante. Negli ultimi anni questo numero è lievitato a causa dei tanti minori stranieri scomparsi dalle comunità. Per questi ultimi abbiamo avuto modo di costatare che le prefetture non attivano il piano di ricerca per gli scomparsi, contrariamente a quanto prevede la legge 203/2012 “Disposizioni per favorire la ricerca delle persone scomparse” e le linee guida sulla ricerca degli scomparsi, diramate a tutte le prefetture, nell’agosto del 2010, dall’allora commissario di governo per le persone scomparse, prefetto Michele Penta.

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Il censimento dei cadaveri. «In più», aggiunge Loconsole, «dalla conta dei cadaveri non identificati, avviata sempre dall’ufficio del commissario con la collaborazione delle prefetture e delle Procure, risultano in Abruzzo 6 ritrovamenti di salme non identificate che potrebbero corrispondere ad altrettante famiglie alla ricerca dei propri congiunti».
La sensibilizzazione di Penelope. Risale a novembre del 2002, quando il sodalizio fu fondato a Potenza dai familiari di persone scomparse provenienti da tutta Italia, Oggi Penelope presente in tutte le regioni ed è stata promotrice dell’istituzione dell’ufficio del commissario, nel luglio del 2007, ed è promotrice dell’unico testo di legge 203/2012 che, dopo tre legislature, taglia il traguardo e pone l’accento sulla necessità di avviare le ricerche degli scomparsi, pianificandole intorno a un tavolo che coinvolge tutte le forze dell’ordine, vigili del fuoco, associazioni di protezione civile e associazioni di categoria, coordinate dai prefetti. L’associazione offre supporto e sostegno ai familiari degli scomparsi, interfacciandosi con le istituzioni e offrendo gratuitamente aiuto legale civile e penale e anche psicologico.
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