Piano del traffico D’Ortona: è un flop, tanti i punti critici

Il capogruppo di minoranza: «Il Prg non ne tiene conto, e la rotonda di via per Treglio ha seguito un iter diverso»

LANCIANO. «Il mancato pagamento dei professionisti e il rispetto del Patto di stabilità sono un falso problema: il piano urbano del traffico non è entrato ancora in vigore perché manca totalmente la programmazione da parte dell’amministrazione comunale». Manlio D’Ortona, capogruppo dell’ex Pdl nelle file della minoranza, interviene sul ritardo dell’avvio del piano generale del traffico (Put) che doveva essere una vera e propria rivoluzione della viabilità cittadina, ma che solo in questi giorni sta riprendendo il suo cammino di approvazione in giunta e in consiglio comunale. Per l’assessore alla mobilità e traffico, Pino Valente, il mancato avvio della pianificazione è stato dovuto essenzialmente ai ritardi nei pagamenti imposti dal Patto di stabilità, un problema che sta interessando diversi comuni italiani. Giustificazione che non convince D’Ortona che sostiene che ci sarebbero ancora diversi punti critici che finora sono stati “sottovalutati” e che mancherebbero anche i pilastri di uno strumento importante come il piano del traffico.

«Il Put», spiega il consigliere di minoranza, «è uno strumento di coprogrammazione che si deve muovere di pari passo con il bilancio di previsione, il piano triennale delle opere pubbliche e il settore urbanistica. Questa cooperazione e coprogrammazione tra i vari settori finora è stata totalmente assente. Il Put, che nella previsione generale della società Tps di Perugia prevedeva una spesa totale di 8 milioni», prosegue D’Ortona, «non ha avuto finora nessuna risorsa allocata, perfino per quanto riguarda un primo e parziale impegno di spesa. Ed è assente dal piano triennale delle opere pubbliche oltre a non essere presente nella variante al Piano regolatore generale. Come si pretende di procedere se mancano questi passaggi fondamentali?».

Per quanto riguarda la coprogrammazione con il settore urbanistica, il consigliere di opposizione cita l’esempio della rotonda di via Per Treglio che sarà realizzata grazie a un finanziamento regionale. «L’iter di quel progetto», dice D’Ortona, «è stato seguito in maniera del tutto indipendente dal piano del traffico, mentre le due cose dovevano essere una complementare all’altra. Le osservazioni sono arrivate a luglio», incalza D’Ortona, «e potevano essere controdedotte dagli uffici comunali oppure dagli stessi tecnici della Tps. Non sono le osservazioni il problema, ma tutto il resto». Il capogruppo del Pdl fa riferimento anche ad alcune decisioni controverse inserite nel piano come i sensi unici in via del Mare e viale Cappuccini e la zona a traffico limitato a corso Roma e su cui l’amministrazione sarebbe ancora in completo impasse. «Sono mancati perfino gli incontri con la cittadinanza», insiste D’Ortona, «affinché questo strumento fosse recepito e compreso il più possibile dai cittadini. Il confronto doveva essere costante e continuo. Manca una strategia», conclude D’Ortona, «e mancano perfino i dati tecnici importanti come i tempi di percorrenza su strade di accesso fondamentali del territorio come la fondovalle Sangro e il collegamento con l’autostrada».

Daria De Laurentiis

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