Piano spiaggia bloccato Sigismondi: è una vergogna

La pianificazione del litorale ferma da due anni: manca la valutazione ambientale Il consigliere di Fratelli d’Italia: sindaco e giunta scaricano solo le responsabilità

VASTO. È rimasto fermo due anni il piano spiaggia comunale. La procedura relativa all’importante documento di programmazione del litorale, senza la cui approvazione non è possibile assegnare le concessioni pluriennali, è ripresa nelle scorse settimane con l’autorizzazione del consiglio comunale alle spese per gli incarichi tecnici relativi alla redazione della Vas (valutazione ambientale strategica).

È stata la Regione lo scorso mese di giugno a richiedere questo ulteriore passaggio a quanto pare necessario per completare l’iter di approvazione dello strumento di pianificazione. Un documento che per due anni, dal gennaio 2011 all’agosto 2013, è rimasto pressoché congelato. Non si sa se a causa dei vari avvicendamenti che ci sono stati alla guida dell’ufficio urbanistico comunale, oggi retto dall’architetto Pasquale D’Ermilio, o per la ridistribuzione delle deleghe assessorili con il passaggio della pianificazione territoriale da Vincenzo Sputore (Pd) a Luigi Masciulli (Psi). Il sindaco Luciano Lapenna, durante l’ultima assemblea civica, ha sottolineato «la complessità di alcune procedure e la totale incertezza che arriva al Comune dagli organi sovracomunali». Ma che i piani particolareggiati vadano troppo a rilento è sotto gli occhi di tutti.

«Mi sorprende che l’amministrazione scopra solo oggi di dover redigere la Valutazione ambientale strategica per il piano spiaggia che per due anni, dal 2011 al 2013, ha dormito in qualche cassetto del Comune», sottolinea Etelwardo Sigismondi (Fratelli d’Italia), «per me non è una novità questo ulteriore passaggio. Ho presentato anche un ordine del giorno per chiedere che vengano portate in aula le controdeduzioni alle osservazioni pervenute, una dozzina. La verità è che su questa partita e su altre relative alla pianificazione territoriale, il sindaco e la giunta accampano solo scuse, attribuendo di volta in volta i ritardi alla direttiva europea Bolkestein e poi alla revisione del piano demaniale marittimo regionale. Tutti pretesti», incalza il capogruppo consiliare, «un’amministrazione comunale non aspetta le modifiche della Regione, ma fa di tutto per accelerare l’iter».

In ballo non c’è solo la programmazione del litorale importante per una località costiera, ma anche la possibilità di autorizzare nuove concessioni, con la creazione di posti di lavoro, investimenti per il turismo balneare e offerta di nuovi servizi.

Anna Bontempo

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