La squadra mobile di Chieti

CHIETI

Picchia il fratello e gli stacca una retina

I due familiari conviventi sono stati allontanati l'uno dall'altro con provvedimento del giudice. E' emersa una storia di maltrattamenti, lesioni e continue angherie

CHIETI. Picchia il fratello, che vive nella stessa casa, sottoponendolo alle più subdole angherie. Ieri, è dovuto intervenire il personale della seconda sezione della squadra mobile di Chieti per separarli e arginare una convivenza divenuta impossibile. L’ultimo episodio risale ai primi giorni di ottobre, quando al posto fisso di polizia dell’ospedale Santissima Annunziata di Chieti si è presentato la vittima dei soprusi: un uomo di 45 anni ha raccontato all’agente in servizio di essere stato aggredito dal fratello maggiore. Poi si è accertato che, a causa dei pugni ricevuti al volto, aveva subìto il distacco di una retina. Il fatto ha reso necessario l’intervento dell’autorità giudiziaria. Il gip del Tribunale di Chieti, Luca De Ninis, ha infatti disposto la misura dell’allontanamento dalla casa familiare, a carico del 50enne, teatino, presunto aggressore, che si sarebbe reso responsabile di maltrattamenti e lesioni personali ai danni del proprio fratello. Ieri, gli agenti hanno notificato il provvedimento. Dopo approfondimenti di indagine, è emerso che l’aggressione dei primi di ottobre non sarebbe un fatto circoscritto e casuale. Gli investigatori hanno ricostruito gravi e frequenti episodi di violenza che sarebbero avvenuti nel corso dell’ultimo anno. E’ stato addirittura appurato che, in una circostanza, la vittima non si è potuta sottoporre a una delle visite periodiche prescritte dalla Asl, perché era stato picchiato duramente dal fratello e presentava ematomi talmente vistosi da renderlo impresentabile. In altre circostanze, la parte offesa sarebbe stata costretta, sempre su ordine del fratello, a uscire anche più volte di casa, in orario notturno, per andare ad acquistare alcolici, oppure obbligata a pulire l’abitazione in piena notte. In caso di diniego, veniva brutalmente percossa. Il pericolo di reiterazione di reati analoghi ha convinto il giudice a disporre l’allontanamento da casa del 50enne, oltre al divieto di avvicinarsi al fratello.

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