Pilkington, 400 operai in cassa integrazione

San Salvo, lavoratori fermi a rotazione per brevi periodi fino alla fine di dicembre

SAN SALVO. Quattrocento lavoratori saranno in cassa integrazione da lunedì per quattro giorni. A inizio dicembre è previsto un solo giorno di Cig. Altri quattro sono in programma solo per gli operai che producono parabrezza dal 19 al 22 dicembre. La Pilkington, il colosso vetrario del gruppo giapponese Nippon Sheet Glass, fa fronte alla crisi con la «mini cassa integrazione».

Fino al 31 dicembre l'industria ricorrerà a brevi periodi di Cig, a rotazione fra 400 lavoratori dei reparti che producono parabrezza e finestrini per autovetture. Intanto, un nuovo infortunio avvenuto ieri mattina in fabbrica (fortuntamente non grave) ha rinfocolato le polemiche sulla sicurezza.

Fiat si ferma, gli ordinativi continuano a calare e Pilkington introduce la mini cassa integrazione. L'ammortizzatore sociale coinvolge i reparti: Lmn, vetro piano Coater Selas, Temperato e Centro ricerche. La decisione è frutto dell'accordo raggiunto dall'azienda con i sindacati.

«Il calo degli ordinativi, sommato alla crisi dell'auto, obbliga grandi e piccole aziende a frenare gli impianti. Anzichè spegnere tutto per un lungo periodo, la Pilkington ha deciso di ricorrere a pause brevi a intermittenza», spiega Franco Zerra, rappresentante provinciale della Cisl, «speriamo che a gennaio la ripresa del mercato risollevi anche il settore dell'automotive».

Lunedì, al termine della riunione con le Rsu di fabbrica, è stato raggiunto l'accordo anche sul piano ferie natalizie. Le tute blu, dopo quattro giorni di Cig dal 19 al 22 dicembre, andranno in vacanza dal 23 dicembre al 2 gennaio. Ufficiosamente per quella data Saint Gobain, che gestisce con Pilkington il 50% dello stabilimento Flovetro, avrà reso note le proprie intenzioni. L'Assovetro ha sollecitato un incontro con i responsabili dell'industria francese e pare che il summit sia stato fissato prima delle festività natalize. A gennaio gli industriali confidano nelle nuove immatricolazioni d'auto. «La situazione dovrebbe migliorare ma non è affatto sicuro», ammoniscono Cgil, Cisl e Uil.

La scorsa settimana i vertici di tutti gli stabilimenti Pilkington si sono riuniti in Gran Bretagna per fare il punto della situazione e programmare il futuro. Lo stabilimento abruzzese fino ad oggi non preoccupa particolarmente i dirigenti. Lo spauracchio dei lavoratori di San Salvo è l'investimento di 88 milioni di euro in Polonia, che incrementerà la produzione di parabrezza con una previsione di 1,7 milioni di pezzi l'anno. Il nuovo sito produttivo in futuro potrebbe dare filo da torcere ai lavoratori abruzzesi.

È anche per questo che i sindacati continuano a sollecitare l'intervento delle istituzioni. Alle autorità regionali, provinciali e locali viene chiesto di scendere in campo per garantire anche per il futuro la centralità dello stabilimento di Piana Sant'Angelo. A tal fine è necessario scongiurare il trasferimento a Pisa della Saint Gobain e favorire nuovi investimenti in Abruzzo.

«Anche sulla sicurezza», insistono i sindacati. Ieri mattina un carrello è finito sul piede di un giovane operaio, procurandogli microfratture alle dita. Nulla di grave fortunatamente, ma Cgil, Cisl, Uil e Cobas prendono lo spunto per tornare a invocare più sicurezza. (p.c.9

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