Pilkington, il fuoco devasta 10 auto

S'indaga sulle cause dell'incendio che ha avvolto il parcheggio dell'azienda di San Salvo

SAN SALVO. L'allarme al 115 è arrivato poco prima delle 16. Una manciata di minuti dopo, a Piana Sant'Angelo, è scoppiato l'inferno. La vegetazione che costeggia la strada provinciale si è incendiata e le lingue di fuoco spinte dal forte vento hanno avvolto il parcheggio utilizzato dagli operai della Pilkington. Dieci le vetture distrutte. Momenti di panico fra i residenti.

Sul posto, insieme con i vigili del fuoco, sono arrivati anche i carabinieri e i volontari della protezione civile Valtrigno. I soccorritori non hanno dubbi sull'origine colposa del rogo. Le fiamme sono partite da alcuni rovi distanti una decina di metri dalla strada.

È stato il rumore prodotto dai vetri delle automobili andati in frantumi a far scattare l'allarme. I primi ad accorgersi di quanto stava accadendo sono stati i gestori di un bar. Un giovane operaio si è accorto di una bombola di gas poggiata a poca distanza dal fuoco, l'ha afferrata e portata lontano. Appena in tempo.

Sulla strada si è formato un serpente di fuoco lungo quaranta metri che ha distrutto tutto quello che trovato lungo il percorso. Una nube di fumo densa e scura, visibile anche sulla riviera ha avvolto la zona. È stato il vento a creare i maggiori disagi ai soccorritori. Per domare le fiamme, i vigili del fuoco di Vasto hanno impegato tre squadre. Per prima cosa, hanno fatto arretrare il fronte della fiamme impedendo al fuoco di estendersi alle altre auto in sosta.

I proprietari delle vetture che in quel momento si trovavano al lavoro hanno assistito costernati alla sequenza di distruzione. I militari stanno indagando per accertare da dove sia partita la scintilla. E ora si cerca il responsabile. Se identificato, rischia la condanna penale oltre al risarcimento dei danni prodotti. Ad alimentare il fuoco potrebbe essere stata una cicca di sigaretta, ma non è escluso neppure il dolo. Le telecamere di sicurezza installate all'esterno della Pilkington potrebbero aver catturato immagini utili agli investigatori.

La notizia dell'incendio è arrivata a Chieti mentre era in corso la seduta del Consiglio provinciale. In aula, si è accesa la polemica e la minoranza ha attaccato la giunta Di Giuseppantonio. La conta esatta dei danni materiali deve ancora essere fatta, ma basta uno sguardo per capire che quello di ieri pomeriggio è stato uno dei più gravi incendi che ha colpito la città nel corso dell'ultimo anno. Purtroppo, un dejà vu per Piana Sant'Angelo, già devastata in passato da una miriade di incendi dolosi. Mai però di questa portata.

I vigili del fuoco tornano a lanciare un appello a cittadini e automobilisti. «Evitate, soprattutto dove la vegetazione è incolta di lanciare sigarette accese o materiale infiammabile fra i rovi. Le sterpaglie prendono fuoco rapidamente. Soprattutto in presenza di vento». Basta una folata, proprio com'è accaduto ieri e succede l'irreparabile. I titolari delle auto sono disperati. Confidando in un risarcimento, devono tuttavia trovare una soluzione rapida per raggiungere il posto di lavoro. Nessuno di loro può permettersi di acquistare una nuova vettura in poche ore.

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