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Pilkington in ripresa ma restano i contratti di solidarietà

SAN SALVO. Pilkington Nsg riconferma ai sindacati un altro anno di “contratti di solidarietà”. Il provvedimento riguarda l’intero stabilimento: 1.450 lavoratori. La decisione è stata comunicata dai...

SAN SALVO. Pilkington Nsg riconferma ai sindacati un altro anno di “contratti di solidarietà”. Il provvedimento riguarda l’intero stabilimento: 1.450 lavoratori. La decisione è stata comunicata dai dirigenti del colosso vetrario due giorni fa nel corso della prima riunione in fabbrica con le Rsu dopo le ferie.

Rispetto a un anno fa la situazione è meno critica. I segnali di ripresa ci sono ma sono ancora troppo flebili. Il mercato dell’auto, purtroppo, non accenna a riprendersi e la flessibilità continua ad essere quindi un imperativo. Una medicina necessaria. Il colosso vetrario della Nippon Sheet Glass ricorrerà alla solidarietà fino al 31 agosto 2015 per mantenere inalterati i livelli occupazionali in attesa dell’agognata ripresa. La produzione dei vetri auto laterali già da qualche mese non è più in affanno ma il settore parabrezza resta al palo.

L’autunno porterà nuove soste a rotazione per i lavoratori. I sacrifici erano stati preventivati e in uno scenario nazionale ben più drammatico sono considerati il male minore. Almeno per un altro anno è difficile prevedere cambiamenti. E del resto Pilkington non è la sola a ricorrere ai contratti di solidarietà. Nel Vastese sono più di cinquemila i posti di lavoro salvati con i contratti di solidarietà. Fino all’autunno 2015 i dipendenti del colosso giapponese si fermeranno a turno.

Il numero di lavoratori interessati sarà deciso di volta in volta dall’azienda d’accordo con i sindacati. Così pure la durata delle soste. Tutto dipende dall’andamento del mercato.

I rappresentanti sindacali ricordano che grazie alla solidarietà i dipendenti di Pilkington hanno continuato a lavorare e produrre nel 2013 e nel 2014 nonostante il consistente calo degli ordinativi a livello mondiale.

Pilkington resta uno dei punti di forza dell’area industriale del Vastese. Un pianeta attorno al quale gravita un indotto di decine di aziende e migliaia di lavoratori. Periodicamente azienda e sindacati si incontreranno per fare il punto della situazione e decidere in base agli indicatori di mercato e agli ordinativi se e quali sono i reparti che staranno a riposo o lavoreranno a ritmi ridotti. (p.c.)

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