Pista da cross nel campo da golf di Brecciarola 

Percorso per moto sulla buca numero 4 e al telefono del club risponde una abitazione privata

CHIETI. Una pista da motocross intorno alla buca numero quattro, altro che campo da golf. A Brecciarola, nell’attesa che l’Adriatico golf club Spa si muova, c’è chi ha già dato nuova identità al terreno dei signori del green. Di fronte alla gincana di terra battuta, così finemente disegnata, visibile persino dal satellite su Google Maps, suonano stonate le parole del presidente della società destinata a far germogliare questo progetto di sport e rilancio turistico locale, Mario Ciccocioppo, quando dice : «Altro che incuria, siamo vittime dei vandali».

Negare l’abbandono dei luoghi è fuori luogo. Perché in questi 60 ettari di terreno pubblico, su un progetto che nella seconda metà degli anni '80 riuscì a muovere circa 12 miliardi di lire di fondi comunitari proprio per la ricaduta che avrebbe avuto sul risveglio turistico in quella che era già progettata come area metropolitana, c’è chi in tutta libertà ha avuto il tempo di scolpire la terra per farne pista da cross. Senza ovviamente togliere peso alla libertà d’azione in più round di chi ha preso a vangate vetri e finestre, infissi e arredamenti delle strutture del golf club in cima a via Treste, riducendo a set da guerra uno degli scorci più suggestivi della collina teatina. Ci sono anche altri aspetti che non tornano. Sempre Ciccocioppo sul Centro dice di volere drenare nuovi fondi e interessi industriali sul costruendo campo da golf a 18 buche. Non sappiamo i canali che percorre ma a voler essere un portatore d’interessi qualsiasi non è facile contribuire. Magari va su internet per cercare i riferimenti e su misterimprese.it, prima indicizzazione di Google, legge un numero di telefono attribuito all'Adriatico golf club Spa, 0871 684969, chiama e risulta inesistente. Allora magari va alla Camera di commercio e riesce ad avere il numero di telefono annotato in riferimento alla stessa società. Resterà sorpreso di certo quando dall’altra parte risponderà una signora che richiamerà la privacy di un’abitazione privata. Ci sono immagini inequivocabili e dettagli anche meno rilevanti, dunque, che documentano lo stato di abbandono di questo progetto da golf a Brecciarola. Un’opera che aspetta di essere compiuta per intero dalla seconda metà degli anni ’80. Un bene di rilevanza pubblica che chiede vendetta e sul quale il sindaco Umberto Di Primio, (vedi pezzo a lato, ndc), vuole ora fare chiarezza, verificando se ci siano anche gli estremi per rompere ogni rapporto con la Spa che dovrebbe gestire l’area. Di recente c’è stata anche una controversia giudiziaria, venuta a sua conoscenza, che ha visto un progettista rivendicare la parcella e arrivare a sfiorare la vendita all’asta di alcuni terreni di proprietà della società per rivalersi di quanto dovuto. Finito, è vero, con il pagamento delle somme e il dissequestro, ma comunque indice di difficoltà gestionali che ora il primo cittadino vuole chiarire definitivamente. Di Primio è ancor di più spronato dall’operazione verità lanciata da Goffredo D’Aurelio, uno dei 382 soci dell’Adriatico golf club Spa. Le parole di Ciccocioppo a quest'ultimo paiono assurde. «Quella del presidente suona come una puerile negazione di responsabilità», tuona D’Aurelio, «assistiamo a una volontà scientifica di distruggere l’esistente e non possiamo tollerare questo. Ho preso atto dell’esistente e farò di tutto per salvaguardare gli interessi della comunità, tanto dei soci che delle istituzioni».

Il 7 ottobre ci saranno due assemblee della Spa, una a seguire dell’altra, con il rinnovo delle cariche nel Cda e la proposizione anche di una ricapitalizzazione di 5 milioni di euro . D’Aurelio annuncia battaglia.

Sipo Beverelli

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