Poggiofiorito, pugnalato da cognato e nipote. I due si danno alla fuga

Tentato omicidio per motivi di soldi: il ferito trasportato al policlinico di Chieti

POGGIOFIORITO. Accoltellato all’addome, al collo e al braccio sinistro da due parenti durante una lite che si trascina da tempo per la divisione di un’abitazione. È ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale di Chieti, ma non è in pericolo di vita, G.C., 49 anni, residente a Poggiofiorito, ma originario di Sorrento. L’uomo era uscito dalla sua abitazione, in contrada Sodera - la zona nelle vicinanze del cimitero del paese e che guarda verso Orsogna - intorno alle 18 di ieri per prendere legna da una rimessa agricola, quando è stato sorpreso dal cognato e dal figlio di questi, entrambi residenti a Pescara. I tre hanno cominciato a discutere alzando la voce, tanto da richiamare l’attenzione delle figlie di G.C., che erano nella casa insieme al loro papà prima che questi uscisse. In pochi istanti i due giunti da fuori sono passati dalle parole ai fatti: entrambi, infatti, pare che abbiano estratto ciascuno un coltello dalla tasca dei giubbotti sferrando diversi colpi contro l’uomo, fino a procuragli lesioni in varie parti del corpo. Il ferito ha urlato e si è accasciato al suolo. Gli aggressori sono fuggiti urlando frasi di morte contro il congiunto finito a terra.

È stata la figlia maggiore di G.C., 12 anni, a prendere il telefonino e a chiedere l’intervento dei soccorritori. Sul posto in pochi minuti sono arrivati i carabinieri della caserma di Orsogna e anche un’ambulanza del servizio di emergenza sanitaria 118. Il ferito, dopo le prime cure, è stato trasferito nel policlinico di Chieti: nella notte la decisione se sottoporlo a un intervento chirurgico contro le emorragie interne. L’uomo nell’aggressione ha perso comunque molto sangue.

Con l’ausilio di altre pattuglie dei militari dell’Arma giunte dal reparto operativo e radiomobile della compagnia di Ortona, è cominciata la caccia ai due aggressori fuggiti pare in sella a una moto. Con il calare della notte non è stato possibile agli investigatori controllare al meglio la zona per trovare eventualmente i coltelli, ammesso che i due feritori li abbiano gettati nei paraggi prima di darsi alla fuga. L’area intorno all’abitazione sarà battuta anche stamattina.

Della vicenda è stato informato il pubblico ministero Lucia Anna Campo, di turno alla Procura di Chieti. Al momento i due feritori, padre e figlio, sono stati denunciati per tentato omicidio. Ma non si esclude che contro di loro possano essere emessi provvedimenti restrittivi da parte del magistrato. Fino a tarda sera le ricerche dei due si erano estese alla città adriatica e nella loro abitazione, ma non è stato possibile rintracciarli.

La moglie del ferito è la sorella del maggiore dei due aggressori. Dietro il gesto ci sarebbero liti sulla divisione di un’abitazione. Pare che fra i tre ci siano state in passato anche altre aggressioni e sempre per motivi economici.

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