«Porticciolo, bene lo stop»

Celenza (Porta Nuova): progetto assurdo

VASTO. «La decisione dello Sportello unico delle attività produttive di archiviare la pratica per la realizzazione del porto turistico a Punta Penna mette fine a uno dei progetti più stupidi ed assurdi tra quelli mai concepiti in ambito locale». Il commento, che non mancherà di suscitare reazioni tra i diportisti locali, da 15 anni in attesa della struttura, è dell'associazione civica Porta Nuova. Il sodalizio, presieduto da Michele Celenza, si è sempre opposto al progetto di realizzare 500 posti barca alla foce del torrente Lebba, nelle immediate adiacenze della Biofox.

L'azienda produttrice di biodiesel ha avuto da tempo il via libera all'ampliamento del parco serbatoi dal Comitato tecnico regionale, lo stesso organismo che a distanza di anni non si è pronunciato sul porticciolo, inducendo lo Sportello unico ad archiviare la pratica presentata da una cooperativa che fa capo al Circolo nautico.  Porta Nuova canta vittoria e torna a ribadire le ragioni della contrarietà, che sono economiche ed ambientali. «I porti turistici sulla nostra costa sono in passivo: da San Salvo a Pescara», è l'analisi di Celenza, «senza considerare che una struttura del genere sarebbe stata realizzata a ridosso di un'industria insalubre di prima classe, sopra un'area protetta di interesse europeo e avrebbe violato due direttive europee ignorate nel progetto». 

L'associazione ricorda anche che «dietro il porto turistico c'era un investimento immobiliare. Il progetto avrebbe aperto la strada alla speculazione immobiliare», accusa Celenza, «e su questo la politica locale nella sua interezza è stata per anni in silenzio consapevole». (a.b.)

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