Porto di Ortona, approda la nave da record

Si chiama Bahia blanca, batte bandiera panamense, è lunga 225 metri e larga più di 32

ORTONA. Nave da record per il porto di Ortona. Con i suoi 225 metri di lunghezza, 32,80 metri di larghezza e una portata lorda di 75mila tonnellate, la Bahia blanca, battente bandiera panamense, è un vero gigante dei mari. Ormeggiato al molo Nord, il mercantile del tipo Panamex (in grado, cioè, di attraversare il canale di Panama,), rappresenta l'occasione per dimostrare quali potenzialità ha il bacino teatino per l'economia dell'intera regione.

«L'arrivo di questa nave ha consentito sia agli operatori portuali che alla capitaneria di valutare le necessità infrastrutturali delle banchine», dice il comandante della capitaneria, Giovanni Greco, «sono state focalizzate alcune situazioni che segnaleremo al provveditorato alle opere pubbliche del ministero alle Infrastrutture per apportare le migliorie necessarie finalizzate ad abbattere i rischi. Per le manovre in porto è stato richiesto l'aiuto di un rimorchiatore più potente rispetto a quelli che operano nel bacino portuale. Comunque la Bahia blanca non ha avuto nessun problema ad entrare in porto e ad ormeggiare alla banchina Nord».

Il mercantile trasportava 14mila tonnellate di granaglie, tra grano e farina di soia, destinate alla ditta Amadori di Roseto. Il pescaggio necessario per questo tipo di carico è di 6 metri e 80. Attualmente la canaletta d'ingresso permette proprio questo pescaggio. A pieno carico l'imbarcazione ha, invece, un pescaggio di 14 metri. L'equipaggio è di 21 persone di nazionalità cinese. «È la prima volta che una nave di queste dimensioni arriva ad Ortona», afferma il vicecomandante di Compamare, Angelo Capuzzimato, «è un segnale importante per le potenzialità del bacino. Ci si augura che navi con queste caratteristiche possano scalare sempre più in porti come il nostro».

Le operazioni sono avvenute attraverso la collaborazione della capitaneria, dell'agenzia Fratino, di Buonefra e del rimorchiatore Città di Ancona gestito dalla Gesmar. «Il porto è pronto per accogliere mercantili di questo tipo», dice Sergio Fratino, «è una realtà di cui possono servirsi le aziende del territorio».

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