ALLA MARINA

Poste rapinate I dipendenti spiati dai banditi

VASTO. Non sono andati lontano i due rapinatori che mercoledì mattina, alle 8,30, hanno rapinato l’ufficio postale di Vasto marina. Forse abitano a poca distanza dall’ufficio. Nessuno ha sentito il...

VASTO. Non sono andati lontano i due rapinatori che mercoledì mattina, alle 8,30, hanno rapinato l’ufficio postale di Vasto marina. Forse abitano a poca distanza dall’ufficio. Nessuno ha sentito il rombo del motore di un auto in fuga dopo il colpo e questo fa ipotizzare che i due siano scappati a piedi rifugiandosi poi dietro un portone. Per conoscere così bene le abitudini della direttrice della filiale probabilmente da giorni osservavano la dirigente, i suoi orari e i suoi movimenti. Non a caso l’hanno aspettata a pochi metri dall’ingresso secondario usato dalla donna, mentre i clienti ignari di quello che accadeva dentro, aspettavano davanti all’ingresso principale di via Sebenico.

Il bottino ricavato è corposo: 85mila euro: 35 mila prelevati dalla cassa, 50 mila dal Postamat. Non sempre nell’ufficio rivierasco c’è così tanto denaro contante. Ma mercoledì nella filiale era previsto il pagamento delle pensioni. Uno dei due rapinatori era probabilmente a conoscenza del particolare. Forse le vittime della rapina lo hanno incrociato più volte nei giorni scorsi e magari servito allo sportello. Il rapinatore che impugnava una pistola, a detta dei protagonisti della drammatica sequenza, non li ha maltrattati nè terrorizzati. Al contrario, pare che abbia cercato di rassicurare i dipendenti autodefinendosi “un padre di famiglia”. Inutile cercare di avere conferme dai carabinieri.

«L’indagine attraversa una fase delicatissima», afferma il capitano Giancarlo Vitiello, comandante della compagnia dei carabinieri di Vasto. «Il riserbo è doveroso», aggiunge l'ufficiale. Gli investigatori hanno compiuto accurati rilievi, dentro e fuori l’ufficio postale e lungo la strada che porta a piazza Fiume e alla riviera. I rapinatori potrebbero aver lasciato le impronte delle scarpe sull’asfalto reso umido dalla pioggia.

E intanto è stata acquisito il filmato registrato dalla telecamera sistemata vicino al Postamat. In assenza di testimoni oculari, la speranza è che l’obiettivo abbia catturato immagini nitide della rapina e particolari importanti sulle caratteristiche fisiche degli autori e sul loro abbigliamento.

Di sicuro il colpo non è stato messo a segno da principianti. Ogni movimento, dall'aggressione alla fuga, è stato studiato nei dettagli. (p.c.)

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