CHIETI

Precari Asl in protesta davanti alla Regione: 131 posti a rischio / VIDEO

Manifestazione questa mattina a Pescara dinanzi alla sede dell'assessorato alla salute. L'assessore non c'è, risponde il direttore dell'Azienda sanitaria

CHIETI. Manifestazione di protesta questa mattina a Pescara dinanzi alla sede dell'assessorato alla salute, organizzata da Fp-Cgil, NurSind, Nursing up, Usb, per portare all'attenzione della Regione il caso dei 131 operatori socio-sanitari (Oss) della Asl Lanciano Vasto Chieti il cui contratto scadrà a fine settembre e che, senza una minima proroga, rischiano di perdere i requisiti per la stabilizzazione.

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Al grido di "lavoro, lavoro" la protesta dei precari della Asl teatina
Gli operatori socio-sanitari con il contratto scadenza manifestano davanti alla sede dell'assessorato regionale alla sanità

La manifestazione è stata fatta davanti alla Regione ma l'assessore alla sanità Nicoletta Verì non era in sede e non ha quindi incontrato i manifestanti. C'erano invece i consiglieri regionali di opposizione del Partito democratico e del Movimento 5 stelle che si sono impegnati ad appoggiare le rivendicazioni dei precari. La mattinata si è chiusa con l'impegno a convocare un incontro per la prossima settimana. 

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Sulla vicenda interviene il direttore generale della Asl, Thomas Schael: "Un'Azienda sanitaria non vive di soli Oss, e noi ne abbiamo assunti più di 500, un numero adeguato alle nostre necessità. Dopo anni di vuoto è stato fatto un concorso e c'è una graduatoria alla quale attingere", dice Schael.

Il direttore aggiunge che la capienza aziendale è stata saturata con l'assunzione degli operatori socio-sanitari vincitori di concorso e "pertanto alla scadenza della proroga al 30 settembre non c'è margine per tutti i 131 con contratto a tempo determinato: di questi 39 maturano i requisiti per la stabilizzazione a quella data, 75 al 31 di ottobre e 17 al 30 novembre. Per questi lavoratori non esiste in Azienda al momento possibilità d'occupazione, sia per la copertura delle reali necessità assistenziali che per limite dei tetti di spesa. Anche perché le stabilizzazioni possono essere riferite al 50% del personale da reclutare, il che comporterebbe il raddoppio complessivo delle unità da assumere", conclude Schael.

Per il capogruppo in Consiglio regionale e il segretario provinciale di Chieti del Pd, Silvio Paolucci e Leo Marongiu, che hanno partecipato all'iniziativa, "Marsilio ha appena premiato la gestione discutibile del manager della Asl 2 riconfermandolo ma non si occupa della situazione degli operatori sanitari precari della Asl di Chieti. Siamo accanto ai lavoratori precari e con i sindacati - sottolineano - , per chiedere al governo regionale di attivarsi per non disperdere le professionalità di quanti, già inseriti nelle strutture, hanno esperienza e competenze che non possono essere ignorate".

Replica il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Mauro Febbo: “Le scene viste oggi davanti all'assessorato regionale alla sanità gridano vendetta. Non per la legittima protesta portata avanti dai 131 lavoratori a tempo determinato che il 30 settembre vedranno scadere il loro contratto e che rischia di non essere rinnovato, ma per la presenza dell'ex assessore alla sanità Paolucci e degli altri esponenti del Pd. Nei cinque anni di governo regionale targato D'Alfonso&Paolucci "infornavano" gli operatori socio-sanitari e il restante personale sanitario solo attraverso cooperative ben conosciute (Sirio e Azzurra) e dirette da persone ben note; si entrava senza alcuna regola o valutazione meritocratica. Le stesse organizzazioni sindacali, che oggi sostengono i lavoratori, a più riprese chiedevano regole chiare, concorsi e stabilizzazioni. Questo governo e la maggioranza regionale di centrodestra hanno provveduto a rafforzare gli organici a tutti i livelli con ben 4.060 unità di personale assunto, di cui 833 stabilizzato e con + 1968 di incremento positivo tra assunti e pensionamenti (dati ufficiali al 31.12.2022 a cui vanno aggiunti i tanti nel 2023) e questo nonostante 30 mesi di pandemia".

Per i consiglieri M5s Francesco Taglieri, Barbara Stella, Pietro Smargiassi e Domenico Pettinari, “le comprensibili rimostranze degli Oss hanno messo in luce l’incapacità operativa e gestionale sia della direzione strategica Asl 2 di Chieti, ma anche del centrodestra che le ha avallate e condivise. L’assessore e la direzione oggi erano assenti e siamo stati accolti dagli uffici tecnici, ma non basta! E’ arrivato il momento che la Regione dia risposte concrete ai lavoratori, per questo abbiamo chiesto e ottenuto un incontro, per mercoledì prossimo. Il pasticcio che la giunta di centrodestra ha messo in atto nella gestione dei concorsi, delle assunzioni tramite agenzia interinale e dei contratti a tempo determinato ha scatenato una bomba sociale in cui a perderci è il sistema sanitario regionale. Come Movimento 5 Stelle avevamo ampiamente preannunciato questa situazione. Abbiamo avvertito per tempo che la mancanza di programmazione e la confusione nella gestione dei concorsi avrebbe portato a questo stato di cose".