Preinsegne, troppe norme Così i cartelli sono abusivi

Prima d’ora nessun controllo sulle autorizzazioni agli avvisi pubblicitari in strada Il regolamento prevede distanze rigorose da rispettare e il via libera in tre mesi

LANCIANO. L’installazione dei messaggi pubblicitari nella forma di cartelli stradali è soggetta a norme stringenti dettate dal codice della strada. Il piano comunale degli impianti pubblicitari prevede le preinsegne come tipologia pubblicitaria, ma nei fatti appare difficile ottenere l’autorizzazione. Forse è per questo motivo che in città la quasi totalità delle insegne monitorate dalla polizia municipale ne è risultata sprovvista, facendo scattare le sanzioni che stanno sollevando le proteste di commercianti, ristoratori e titolari di altre attività.

Distanze da rispettare. Secondo il regolamento comunale è ammesso il posizionamento fuori dai centri abitati, a non più di 500 metri prima delle intersezioni. Le distanze da rispettare sono: 3 metri dal limite della carreggiata, 100 dopo gli incroci, 200 dagli imbocchi delle gallerie e almeno 100 metri dagli altri cartelli e mezzi pubblicitari. L’obiettivo è non mischiare le indicazioni stradali vere e proprie con i cartelli pubblicitari, che potrebbero ingenerare confusione negli automobilisti.

L’autorizzazione. Per chiedere l’autorizzazione occorre presentare istanza in bollo al Comune, corredata da diversi elaborati tecnici. L’autorizzazione viene rilasciata dall’ufficio urbanistica, sentito il parere della polizia municipale, in genere entro 60 giorni. Ha una validità di tre anni ed è rinnovabile. I costi riguardano la marca da bollo (oggi 16 euro), i diritti di segreteria (circa 25 euro) e la tassa per la pubblicità all’Aipa. Prima d’ora, evidentemente, in città non c’è stato un controllo sulla regolarità degli impianti. Ci sono, infatti, negozianti che, a distanza di anni dall’installazione, si sono visti recapitare la multa per il cartello abusivo.

La sanatoria. Dopo le polemiche, come annunciato dall’assessore Pasquale Sasso, il Comune sta valutando la possibilità di una sanatoria per i cartelli privi di autorizzazione, ma che rispettino le distanze previste. La proposta dovrebbe poi essere esaminata e approvata dal consiglio comunale. Per pagare le multe ci sono 60 giorni di tempo. Qualcuno lo ha già fatto, mentre altri si stanno organizzando per opporsi in massa. Sul tasto sanatoria preme anche il consigliere comunale Alex Caporale, che ha presentato un’interrogazione: «Negli ultimi 2 anni questa giunta ha chiesto solo sacrifici ai cittadini. È il caso di individuare un termine entro il quale poter sanare la posizione in materia di pubblicità della propria attività e, solo dopo, procedere con le sanzioni».

Stefania Sorge

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