Primavera: sanità da ristrutturare

"Basta sprechi, un'azienda unica per i policlinici di Chieti e Pescara"

CHIETI. Due aziende a gestire gli ospedali dei quattro capoluoghi, in sintonia con università e centri di eccellenza. Paolo Primavera, presidente di Confindustria Chieti, dopo aver punzecchiato accademia e ricerca, passa a ospedali e salute. «Riuniamo in due strutture gestionali aziendali i quattro policlinici, Chieti-Pescara e L'Aquila-Teramo, lasciando 4 Asl per la medicina del territorio».

Paolo Primavera, dibattere di sanità è competenza del presidente di Confindustria?
«E' un onere a cui non può sottrarsi chi fa impresa in questa regione, dove il settore incide per il 90 per cento sul bilancio dei costi regionali. Un mondo, il sanitario che, insieme a quello strategico dell'università e della formazione, vive di risorse pubbliche a cui anche noi, come aziende, diamo il nostro leale e continuo contributo fiscale».

La sua proposta, quindi, qual è?
«La sanità potrebbe essere organizzata con due sole aziende sanitarie, Chieti-Pescara e L'Aquila-Teramo, per coordinare il rapporto con le università e i centri di eccellenza, e 4 Asl provinciali, per gestire i distretti sanitari, i medici di base e i piccoli ospedali, eliminando i doppioni, gli sprechi e ottimizzando e qualificando l'offerta sanitaria. Il progetto di aggregazione delle aziende sanitarie non potrà prescindere dall'unione tra le due università di L'Aquila e Teramo, tutelando le eccellenze e ottimizzando i costi in una logica che rimuova i preconcetti e i soliti campanilismi».

Lei è stato molto critico sulla ricerca biomedica.
«Non metto in dubbio la presenza di eccellenze locali in campo sanitario, come il professor Mastropasqua, premiato lo scorso novembre dai Giovani di Confindustria come «personaggio dell'anno», ma segnalo che si tratta di piccole gocce in un oceano di inefficienze e di sperperi di denaro pubblico».

Ritiene importante il circolo virtuoso tra università e imprenditoria?
«Da sempre, Confindustria Chieti ritiene strategico lavorare con tutte le facoltà locali, per progettare congiuntamente attività di alta formazione, coordinare stage formativi e l'inserimento di giovani laureati e laureandi presso le aziende locali. La storica collaborazione con gli atenei regionali si è concretizzata in una molteplicità di iniziative congiunte, che ci vedono protagonisti dal Campus Automotive in Val di Sangro ai Poli di Innovazione regionali».

Forte la collaborazione con la facoltà di economia, guidata dalla preside Anna Morgante.
«In quasi 15 anni, abbiamo promosso la costituzione del Consorzio di ricerca applicata per l'innovazione e lo sviluppo delle imprese, il Craisi, attivato progetti di ricerca e attività seminariali su temi strategici per la cultura d'impresa, partecipando assiduamente ai comitati d'indirizzo di facoltà. In ultimo, stiamo portando avanti con la piccola industria e i giovani imprenditori un progetto di formazione per manager e studenti in tema di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e ne abbiamo in cantiere uno sulla Green Economy».

Qualche numero per rendere l'idea?
«Fino ad oggi, sono stati svolti circa 3500 tirocini in aziende associate a Confindustria Chieti, con una media di 200 stage all'anno, molti dei quali conclusisi con l'avvio di un rapporto di lavoro».

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