Punta Penna nel corridoio mercantile

Accordo con la Tmt di Trieste, Confindustria e l’agenzia marittima vastese: dallo scalo partiranno centinaia di container

VASTO. Partono i primi investimenti, spuntano all'orizzonte le gru. Il porto di Punta Penna è entrato ufficialmente a far parte del corridoio mercantile della Tmt,Trieste maritime terminal. Fra qualche settimana dallo scalo vastese partiranno centinaia di container.

«Dopo un'attenta verifica dei volumi produttivi il porto è pronto ad offrire alle imprese i servizi con le navi portacointainer», conferma il presidente di Confindustria Chieti, Paolo Primavera. Grazie ad un accordo fra Confindustria Chieti, Frittelli Maritime Group e l'Agenzia marittima vastese, sullo scalo istoniense si spalancano nuovi scenari.

Punta Penna sarà collegato all'hub porto di Trieste.

I dirigenti della Tmt, Marco Zollia e Diego Stinco negli ultimi mesi sono stati in Abruzzo per incontrare industriali e operatori e realizzare un report sull'attività portuale. A gestire l'attività di "federaggio" sarà l'azienda friulana. La direttirce delle navi portacontainer parte da Trieste e scende a Vasto passando da Venezia, Ravenna e Ancona. Lo scalo abruzzese è destinato a raccogliere soprattutto l'utenza del Mediterraneo. Il bacino è guardato con grande interesse dai Paesi dell'Est, un'area in cui si stanno sviluppando i più grandi colossi industriali (compresa la Pilkington). Le attività mercantili abbracceranno anche il sud Europa. Grazie alle esportazioni via mare le industrie contano di ottenere una drastica riduzione dei costi di trasporto per le aziende che operano in Val di Sangro e nel Vastese.

Diverse le società di spedizioni che hanno investito per garantire i servizi. Gli industriali sono convinti che Punta Penna riuscirà a guarire molti mali del tessuto economico attirando nuovi investitori. Poter trasportare merce con i container permetterà infatti alle industrie di risparmiare fino al 50% sui costi di spedizione. L'idea è partita a giugno dopo lunghe e attente valutazioni. La rotta delle merci potrebbe favorire nuove attività commerciali all'interno dello scalo.Il servizio sarà offerto a tutti i vettori e le relative compagnie marittime che fanno scalo su Trieste con le navi oceaniche. Il progetto piace tantissimo a Denso, Honda, Pilkington e Sevel ma anche alle aziende associate ad Assovasto.

Due mesi fa il tenente di vascello Giuliano D'Urso ha firmato anche il decreto di adozione del nuovo piano regolatore portuale.

Un passaggio atteso dal sindaco, Luciano Lapenna, da cinque anni. Progettato dall'ingegnere Alberto Noli per la società Modimar, il Prg promuove la vocazione commerciale del bacino.

E' prevista la realizzazione di una stazione marittima e il potenziamento della rete ferroviaria interna. Il Consorzio industriale e il Comune hanno inserito il porto nell'elenco delle infrastrutture da finanziare nel 2013 con i piano comunitari europei. L'adozione del Prg è fondamentale per l'ottenimento dei Fas, i finanziamenti che vengono elargiti solo se i progetti sono reali e cantierabili. L'amministrazione vastese confida nel porto per il rilancio dell'economia già nel 2013.

«Le nostre aziende per anni sono state costrette a servirsi di porti fuori regione», è il rammarico del sindaco Lapenna. Nel 2013 finalmente Punta Penna potrà divenire crocevia del sistema integrato di infrastrutture logistiche del territorio.

Il porto di Vasto assumerà il ruolo di porto mercantile d'Abruzzo.

Confindustria nonostante il periodo festivo è al lavoro per permettere che il taglio del nastro del nuovo servizio possa partire prima possibile.

Paola Calvano

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